W Las Vegas [NC17]

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  1. Aleki77
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    Dove eravamo rimasti:
    15 - Ti voglio! : Allison affronta Greg e gli chiede di essere chiaro con lei o la vuole o lei se ne va. Lui, con una replica appassionata le fa capire che la vuole disperatamente, esternando la sua gelosia e possessività, il tutto sfociando in un momento di sesso molto generoso.

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    16 – Giro di boa

    Cameron “Invece di borbottare, potevi rimanere a letto!”

    House “E avresti affrontato il mostro Cuddy tutto da sola?”

    Cameron “Non mi pare sputi fuoco o che azzanni alla giugulare, e comunque ormai mi sono abituata all’idea.”

    House “Non esserne così sicura! Sotto quelle camicette trasparenti si nasconde un mostro!”

    Cameron “E tu lo sai … perché?” – Dandogli un’occhiata molto interessata.

    House “Be… ecco io… presumo.” – Un po’ impacciato, quando lei lo guardava così il suo brillante cervello andava in vacanza.

    Lei sorrise e a lui sembrò di camminare a due spanne dal suolo.

    La gente, quando li vide camminare vicini e parlare amichevolmente, interruppe le proprie attività e li fissò come terrorizzati.

    House “Ma che hanno?” – Notando le espressioni allibiti dei dipendenti del PPTH.

    Cameron “Penso sia l’effetto rebound della notizia del millennio!”

    House “Non è ancora diventata vecchia?” – Perplesso.

    Cameron “Ho come l’impressione che ci metterà parecchio. Secondo me ci hanno scommesso dei soldi.”

    House “Allora devo andare a cercare il bookmaker, voglio puntare dei soldi anch’io!”

    Cameron “House!” – Portando le mani ai fianchi.

    House “Che male c’è a guadagnarci?”

    Cameron scosse il capo rassegnata. – “Scommetti pure, ma solo con noi come favorevoli!”

    House “Certo! Altrimenti non ne varrebbe la pena. Sono convinto che ci diano perdenti cinquanta a uno.”

    Cameron “Così tanto? Scommettici 100$, così mi posso permettere di fare shopping.”

    House “Che ti devi comprare?”

    Cameron “Solo il rinnovo del guardaroba di stagione e poi c’è sempre la Wii che vuoi tanto.”

    House “Hei! Tu mi manderai in banca rotta! A che ti servono tanti vestiti?

    Cameron “Peccato! Vorrà dire che non comprerò quella lingerie che ho visto sabato.”

    House “Quella rosa?”

    Cameron “Proprio quella!”

    House “Quanto hai detto che devo scommettere?”

    Cameron “Almeno 100$!” – Ridendo.

    House “Facciamo 200$! Però più biancheria e meno vestiti!”

    Cameron “Ok! Andiamo a cercare la Cuddy?”

    House “Fossi matto! Verrà lei a cercarci!”

    Cameron “Ci vediamo in mensa?”

    House “Si, all’una, in mensa.”

    Cameron “Ottimo.” – Lei fece per separarsi da lui.

    House “Sali con me di sopra un momento.”

    Cameron “Perché?” – Stupita.

    House “Voglio darti una cosa. Tanto non sei in ritardo.”

    Cameron “Ok, andiamo.” – Perplessa.

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    Presero l’ascensore: era vuoto.

    Con il bastone House premete il pulsante di arresto e spinse Cameron nel fondo della cabina cominciando a baciarla.

    L’allarme iniziò a suonare.

    Cameron “Ma cos…?” – Cercando di riprendere fiato.

    House “Non ci arrivo all’una senza baciarti.” – Riprendendo a baciarla con passione e con desiderio. Una mano era già finita sotto la giacca di lei.

    Cameron “Le nostre regole?” – Con voce soffocata.

    House “Dopo!” – Con voce roca e bassa, mentre riprendeva a baciarla.

    Cameron si arrese a quelle carezze e a quei baci brucianti di desiderio. – “Si, dopo.” – Mormorò poco convinta, lasciandosi trascinare in quella spirale fatta di tenerezze intime che le stavano mandando in confusione le sinapsi.

    La mano di lui si fece più audace e finì sotto la camicetta.

    Lei cercando di tirarsi indietro. – “Che fai?”

    House “Ti tocco.”

    Cameron “House! No!” – Scostandosi bruscamente da lui.

    House “Mi sembrava che ti piacesse!”

    Cameron “Certo che mi piace! Ma non ho nessuna intenzione di farmi trovare nuda dal pompiere di turno il primo giorno in cui torniamo a lavorare!”

    House “Nuda? Pensi che saremmo arrivati a tanto?” – Quasi speranzoso.

    Cameron “Si!” – Mentre cercava di rimettersi in ordine gli abiti. – “Secondo te ci saremmo fermati in tempo se ti avessi lasciato altri trenta secondi sotto ai miei vestiti?”

    House “No, in effetti, no.”

    Cameron “Appunto! Quindi atteniamoci alle regole.”

    House “Niente baci, niente effusioni in pubblico! Ok! Posso farcela.”

    Cameron “E niente sesso al PPTH!”

    House “Questa parte è trattabile?”

    Cameron “NO! E ora fai ripartire questo ascensore! Questo rumore assordante mi sta spaccando i timpani.”

    House “Ma!”

    Cameron “Greg ti prego.” – Gli si avvicinò. – “Facciamo i bravi è in gioco la nostra credibilità.”

    House “Solo perché me lo chiedi con quegli occhioni!” – La tirò vicino a se e le diede un bacio a fior di labbra, con l’altra mano, aiutandosi con il bastone, premette il bottone di sblocco e l’ascensore ripartì.

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    Quando le porte si aprirono una folla di persone, capitanate da Lisa Cuddy, li stava attendendo.

    Fecero un passo per uscire dall’ascensore, ma una mano di donna li bloccò.

    Cuddy “Avrei dovuto capire che c’entravi tu!”

    House “Hai sentito Cameron! Nonostante il matrimonio sono ancora sulla cresta dell’onda.”

    Cuddy “Nel mio ufficio! Ora!” – Urlò.

    House “Dovresti almeno aspettare che Cameron non sia presente per richiedere le mie prestazioni sessuali, così, di primo mattino!”

    Cuddy “Speravo che questi giorni di vacanza ti avessero fatto bene, ma a quanto pare sbagliavo.”

    Tra la folla Cameron e House notarono Wilson e i nuovi paperi.

    House “Jimmy! Unisciti anche tu al party! La Cuddy oggi è particolarmente vogliosa di provare cose strane!”

    Cameron abbozzò un sorriso e scosse la testa, la giornata era iniziata alla maniera House, non c’erano dubbi.

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    Lisa Cuddy camminava avanti indietro per il suo studio, Cameron e House aspettavano che facesse loro la predica, ma tardava ad arrivare.

    Improvvisamente Cuddy si fermò alla loro spalle. – “Che avete deciso?”

    House “Che sarai la mia amante quando Cameron avrà mal di testa.”

    Cuddy “Un po’ di serietà!”

    House “Più serio di così si muore!”

    Cuddy scosse la testa. – “Cameron?”

    Cameron “Siamo ancora sposati e abbiamo intenzione di rimanerci.”

    Cuddy “Che succederà se le cose andranno male tra voi?”

    Cameron “Non capisco”

    Cuddy “Se litigate e poi divorziate?”

    House “Come mai Jimmy lavora ancora qui?”

    Wilson “Adesso che c’entro io?”

    Cuddy “Tu zitto! Ti ho fatto partecipare come sostegno silenzioso.”

    Cameron “Non capisco questa morbosa voglia di vederci separati! C’è qualcosa che mi sfugge? Perché se è così mettiamo le carte in tavola.”

    Cuddy “Che intendi dire?”

    Cameron “L’unico motivo che mi viene in mente per il tuo atteggiamento così ostile nei confronti del nostro matrimonio è che tu sia interessata ad House!”

    Cuddy “Cosa? NO!”

    Cameron “Allora non capisco.”

    Huose “Vuoi vedere la principessa ci ha visto giusto!” – Ridacchiando.

    Cuddy “Cameron esci!”

    Cameron “Cosa? No!” – Scattando in piedi. – “La cosa riguarda anche me.”

    Cuddy “Per piacere, fuori”

    Cameron “Perché?”

    Cuddy “Voglio parlare da sola con House.”

    Cuddy e House si squadrano.

    House “Cameron per cortesia lasciaci soli.”

    Cameron sembrò delusa. – “Come vuoi!” – E uscì sbattendo la porta.

    Wilson “Devo uscire anch’io?”

    Cuddy “No, rimani.”

    House “Ora lei è uscita e in questo momento mi sta odiando e non è che ora come ora la cosa mi vada a genio. Quindi sentiamo che hai da dirmi che Cameron non può sentire, mentre Jimmy si.” – Mentre apriva il flacone per mettersi sulla mano due Vicodin.

    Cuddy “Che cosa succederà se vi lasciate?”

    House “Cosa?” – Osservò il Vicodin prima di ingoiarlo.

    Cuddy “Ti ridurrai uno straccio. Come quando ti ha lasciato Stacy.”

    House “Lei non è Stacy.” – A denti stretti.

    Cuddy “Avresti dovuto lasciarla quando avevate capito cos’era successo, ma forse adesso sei ancora in tempo per farlo.”

    House “NO!”

    Wilson “Ma perché non vuoi dargli una possibilità di essere felice?”

    Cuddy “Non voglio un diagnosta incapace di fare il suo lavoro!”

    Wilson “Al diavolo Lisa! Per una volta pensa prima alla persona di questo dannato ospedale!”

    Cuddy “Penso anche alla persona, lui si ridurrà uno straccio e lei diventerà un’infelice. Vuoi questo per lei House? Farla diventare una persona infelice? Lo dico per il vostro bene, lasciala prima che diventi irrimediabile.”

    House “No, non lo farò!”

    Cuddy “Perché?”

    House “Perché ho già fatto il giro di boa, Ok?” – Alzando la voce e sorprendendo se stesso per quella confessione. Poi con voce più bassa. – “Ora come ora non sarei in grado di tornare indietro.”

    Wilson lo fissò orgoglioso, Lisa sbigottita.

    Cuddy “Ma come? In sole due settimane?”

    House “Mi è bastato un secondo! Un secondo di quattro anni fa.”

    Cuddy “Da così tanto tempo?” – Stupita.

    House “Perché credi che non sia tornato con Stacy quando ne avevo la possibilità?”

    Wilson “Cameron è una brava ragazza, sono sicura che lei è quella giusta per te.”

    House “Altre obbiezioni Lisa?”

    La donna scosse il capo.

    House si diresse alla porta.

    Wilson “Dove vai adesso?”

    House “A cercare di farmi perdonare da mia moglie.” – Disse serio, poi con un’espressione maliziosa. – “L’ultima volta ne è venuto fuori una cosa interessante. In questi giorni non hanno spostato le docce vero?”

    Wilson e Cuddy lo guardarono allibiti.

    Cuddy “Non vorrai fare sesso qui, in questo ospedale?”

    Ma la domanda non ebbe risposta, House era già uscito.

    Lisa si sedette alla scrivania prendendosi il capo tra le mani. – “Ne verranno solo guai.”

    Wilson “Io invece penso che un House innamorato sia un’interessante e piacevole variazione sul tema.”

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  2. Aleki77
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    Dove eravamo rimasti:
    16 - Giro di boa: Cameron e House tornano al lavoro e trovano uno strano clima. La Cuddy gli chiede di ripensarci e di mettere fine al loro matrimonio, prima che entrambi diventino degli infelici. House ammette, davanti a Cuddy e Wilson, che è già troppo tardi e che non può lasciarla andare.

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    17 – La doccia

    Cameron era furibonda, lui non si fidava di lei. Si era cambiata velocemente ed era scesa al pronto soccorso.

    Green “Dottoressa House, ben tornata!”

    Cameron “Come scusi?” – Era decisamente frastornata.

    Green “Dottoressa House, ben tornata. Qualcosa non va?” – Perplesso.

    Cameron “Preferisco dottoressa Cameron, grazie. Di dottor House ce n’è già uno in questo ospedale e basta e avanza per tutti.”

    Green “Vi siete lasciati?”

    Cameron “Se ci aveva scommesso dei soldi, mi spiace per lei, ma no, siamo ancora sposati e viviamo sotto lo stesso tetto.” – Acidamente.

    Green “Mi sfugge qualcosa.”

    Cameron “Non mi dica che è l’unico che non ha scommesso”

    Green “No, a dir la verità ho scommesso anch’io, ma come vincenti.”

    Lei si voltò a guardarlo sorpreso. – “Perché?”

    Green “Beh mi sembra logico, da come la conosco, dalla serietà con cui lavora, da lei non mi aspetto nulla di meno. Ammetto che ho delle riserve sul dottor House, ma lei ha la mia piena fiducia.”

    Allison sorrise e gli tese la mano. – “Che ne dice di darci del tu? Ormai lavoriamo assieme da oltre sei mesi.”

    Lui prontamente gliela strinse. – “Con vero piacere Allison.”

    Cameron “Ottimo Mark, con cosa comincio oggi?”

    Lui le guardò il collo con un certo interesse e sorrise. – “Incontrato un vampiro?”

    Lei arrossì e si portò una mano sul collo coprendo i lividi. – “Qualcosa del genere!”

    Lui ridacchiò. – Non sarà esaltante, ma che ne dici di suturare lo scalpo della dolce vecchietta del box 3?”

    Lei sorrise. – “Che ha fatto?”

    Green “Il marito, geloso del macellaio, le ha tirato un piatto in testa.”

    Lei prese la cartella e la consultò. – “La signora ha 89 anni!”

    Green “E il marito 92 e giura di amarla come il primo giorno!”

    Cameron “E allora perché colpirla?”

    Green “La gelosia fa fare cose strane.”

    Cameron “Si, penso di si.” – Sorridendo più a se stessa che al resto del mondo.

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    House “Ciao!” – Era sbucato dal nulla.

    Cameron alzò gli occhi per un istante dalla sutura, ma non rispose.

    House “Arrabbiata?”

    Cameron “Se non lo vedi sto lavorando.”

    House “Ok, arrabbiata.”

    Cameron “No.”

    House “E allora?”

    Cameron “Delusa penso.” – Pensandoci qualche secondo.

    House “Ti preferivo arrabbiata.”

    Lei distolse lo sguardo dallo scalpo che stava ricucendo e lo guardò negli occhi. – “Perché?”

    House “Volevo farti fare la doccia e poi fare pace come l’altra volta.”

    Lei arrossì e riprese a suturare.

    Signora Castle “Oh, fare la pace è sempre la parte più divertente di un rapporto.”

    House “Hai sentito, anche la signora è d’accordo.”

    Signora Castle “E’ un vero peccato che non siamo più giovani come un tempo, ma anche questa volta fare la pace con mio marito sarà molto interessante.”

    House “Quanti anni ha suo marito?”

    Signora Castle “92, compiuti il mese scorso.”

    House “Giusto per sapere, come farà pace con suo marito? Sa per avere idee su come farmi perdonare da mia moglie.”

    Cameron arrossì ancora.

    Signora Castle “Ma ovviamente facendo l’amore per ore e ore!”

    House “Alla vostra età?!”

    Signora Castle “La pillola azzurra mica l’hanno inventata per voi giovincelli, ma per noi persone adulte.”

    House rise di cuore, mentre Cameron scuoteva il capo.

    Cameron “Ho finito signora Castle, veda però di non farsi colpire ancora con un piatto!”

    House “Che cosa ha combinato?”

    Signora Castle “Ho filato con il macellaio, sa il rapporto nelle ultime settimane era diventato un po’ monotono, serviva qualcosa per ravvivarlo.”

    House “Credo di aver capito. Le spiace se mi porto via mia moglie?”

    Signora Castle “Oh no di certo! Buona fortuna!”

    House la prese per un polso e fece per trascinarla via.

    Cameron “House, devo lavorare.”

    Green “Che succede?” – Materializzandosi vicino ai novelli sposi.

    House “Ho bisogno di un consulto con un’immunologa Green! Te la riporto tra un paio d’ore!”

    Cameron “Hei!”

    Green “Ok! A dopo!” – Scosse il capo sorridendo: aveva capito.

    Cameron “Ma….”

    House “Shhh, hai il permesso del capo! Andiamo!”

    Cameron “Dove?”

    House “A fare la doccia!”

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    Erano finiti negli spogliatoi femminili con tanto di docce.

    Cameron “Ma allora dicevi sul serio?”

    House “Certo! Mica ci scherzo su queste cose.”

    Cameron “Nemmeno io!” – Facendo per andarsene.

    House “Hei!” – Trattenendola per un polso. – “Vieni qui.”

    Cameron “Le nostre regole, che anche tu hai accettato, dicono chiaramente niente sesso sul luogo di lavoro.”

    House “Lo so, ma pensavo potresti fare un’eccezione. E poi volevo raccontarti cosa mi ha detto la Cuddy!”

    Lei sembrò interessata. – “Che ti ha detto?”

    Lui la tirò a se e cominciò a baciarla.

    Lei cercò di resistere. – “Cosa ti ha detto che io non potevo sentire?”

    Con voce rotta dai baci che le stava dando. – “Ha paura che io ti spezzi il cuore e tu il mio.” – Riprendendo a baciarla sulle guance, sul collo, sulle spalle. Lei si stava abbandonando a quel piacere.

    Cameron “Che gli hai risposto?”

    House “Che non succederà.”

    Lei rispose ai baci con un certo ardore, ma ad un tratto si fermò e si scostò da lui.

    House “Cosa c’è adesso?”

    Cameron “Non possiamo continuare, so che non ci fermeremo.”

    House “Mmm, mi sa che hai ragione. Prendi la giacca.”

    Cameron “Cosa?”

    House “Prendi la giacca, andiamo a casa!”

    Cameron “Dobbiamo lavorare!”

    House “Hai il permesso del capo per due ore! Andiamo.”

    Lei rise e si lasciò trascinare in quella follia da lui.

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    Wilson “Dove vai?”

    Cuddy “Penso sia il caso che mi scusi con Cameron, non vorrei che avesse frainteso e non voglio che House possa accusarmi di essere la colpevole quando il suo matrimonio andrà a rotoli.”

    Wilson “Li ho visti assieme, fuori di qui intendo, se la cavano bene. C’è una certa complicità che chiamerei quasi ritmo.”

    Cuddy “Tu pensi che finirà bene?”

    Wilson “Onestamente non lo so, ma me lo auguro. Però so anche, che se non ci provano, non lo sapranno mai.”

    Cuddy “Forse hai ragione. Del resto Cameron è l’unica che può riuscire in questa impresa. E l’hai sentito! Ha già fatto il giro di boa. Speriamo in bene.”

    Erano arrivati in pronto soccorso.

    Cuddy “Mi scusi, la dottoressa Cameron?”

    Inf. “Prima era nel box 3, ora non so.”

    Cuddy “Grazie.”

    Green “Cuddy! Qual buon vento ti porta qua?”

    Cuddy “Oh Green, buon giorno. Cercavo la dottoressa Cameron.”

    Green “E’ a fare un consulto.”

    Cuddy “Per chi?”

    Green “Per House naturalmente!”

    Cuddy “Un consulto? Ma non ha pazienti! Non si è nemmeno presentato nel suo studio da quando è tornato.”

    Green si mise a ridere. – “Forse era un consulto coniugale!”

    Cuddy “Cosa?!”

    Wilson e Green erano scoppiati a ridere!

    Cuddy “Che avete da ridere voi due!? Se penso a quella brava ragazza nella mani di House rabbrividisco.”

    Wilson “Dovremmo chiederlo a Cameron, ma io penso che siano brividi di piacere!”

    Cuddy lo guardò malissimo. – “Le docce! Staranno facendo sesso nelle docce! Oddio! Se li scoprono il buon nome dell’ospedale è definitivamente compromesso.”

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    Con la moto avevano infranto ogni legge del codice stradale, ignorando i clacson degli automobilisti arrabbiati e gli insulti dei pedoni schivati per pochi centimetri.

    Una volta giunti casa non avevano perso tempo ad accendere le luci o ad appoggiare borse, caschi o giacche, ma li avevano semplicemente fatti scivolare per terra, coscienti solamente di essere entrati nel loro appartamento.

    Nel tragitto che li separava dalla porta d’ingresso al letto si erano spogliati a vicenda senza mai smettere di baciarsi e toccarsi. Si lasciarono cadere sul letto e diedero inizio alle loro danze d’amore.

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