Victoria's Secret [NC17]

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  1. Aleki77
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    PRIMA PARTE




    1 – Beautiful



    Don't look at me

    Every day is so wonderful
    And suddenly, it's hard to breathe
    Now and then, I get insecure
    From all the pain, I'm so ashamed



    Una delle molte cose a cui House davano fastidio era il ritrovarsi addormentato sulla sua poltrona nello studio di diagnostica a quell’ora di notte, ma la cosa che lo aveva reso ancora più irritato era lo svegliarsi e ascoltare Christina Aguilera quando lui era certo di aver impostato i Depeche Mode. Spense l’ipod e si accorse che quella fastidiosa canzone continuava.

    I am beautiful no matter what they say
    Words can't bring me down
    I am beautiful in every single way
    Yes, words can't bring me down
    Oh no, so don't you bring me down today



    Non era l’ipod, le casse del computer erano spente… qualcuno cantava quella dannata canzone.

    To all your friends, you're delirious



    Però la cantava bene.

    So consumed in all your doom



    Sorrise. Ora aveva un enigma da svelare, questa era una delle cose che gli piacevano.

    Trying hard to fill the emptiness




    Si alzò dalla sua poltrona e si diresse fuori dal suo studio, ora doveva scoprire chi fosse la cantante.

    The pieces is gone left the puzzle undone



    Un’ombra, sicuramente di donna scomparve dietro un angolo.

    Is that the way it is



    Lui la seguì.

    You are beautiful no matter what they say
    Words can't bring you down, oh no
    You are beautiful in every single way
    Yes, words can't bring you down, oh no
    So don't you bring me down today



    Si stupì di ritrovarsi in pediatria. E la cantante non accennava a fermasi o a smettere di cantare.

    No matter what we do
    (no matter what we do)
    No matter what they say
    (no matter what they say)
    We're the song inside the tune full of beautiful mistakes



    Un’infermiera andò letteralmente a sbattere contro House. Lei lo guardò sorpresa. Lui con sguardo scocciato.

    Inf. “Mi scusi, non l’avevo vista dottor House.”

    House “La canzone… chi la canta?”

    L’infermiera rimase sorpresa. Poi sorridendo disse: “Normalmente le avrei detto Christina Aguilera, ma poichè penso che sia molto improbabile che si trovi nel nostro ospedale a quest’ora di notte, devo dirle che non lo so. Mi spiace.”

    And everywhere we go
    (everywhere we go)
    The will always shine
    (sun will always shine)
    But tomorrow we might awake
    On the other side



    House rimase sorpreso dalla risposta. “Almeno non è una stupida!”

    Inf. “Penso che rimarrebbe sorpreso dalla nostra categoria se ci prestasse un po’ più di attenzione.”

    House “Ci è mai uscita con il dottor Wilson?”

    Inf. “No! Probabilmente ho troppi preconcetti verso i medici.”

    House “Non c’è che dire! Lei è proprio in gamba, mi piace.”

    L’infermiera gli sorrise. “Mi pare di aver visto un’ombra dirigersi verso radiologia.”

    House “Grazie.” – Fece per andarsene, ma si voltò ancora una volta verso l’infermiera. – “Il suo nome?”

    L’infermiera sorrise “Herrington, Florence Herrington.”

    House “Buona notte signorina Flocerence Herrington e buon lavoro.”

    Inf. “Buona notte dottor House e buona caccia.”

    House riprese a inseguire quella voce. L’infermiera tornò a controllare i parametri vitali dei suoi piccoli assistiti.

    We are beautiful no matter what they say
    Yes, words won't bring us down, oh no
    We are beautiful in every single way
    Yes, words can't bring us down, oh no
    So don't you bring me down today



    House si ritrovò a vagare per la radiologia, la misteriosa cantante non sembrava aver intenzione di smettere. Aveva cercato in ogni stanza, dalla sala lettura referti alla TAC, niente da fare.

    Don't you bring me down today
    Don't you bring me down today



    La canzone era terminate e la cantante non sembrava voler riprendere, per un attimo aveva pensato che potesse trattarsi dell’infermiera di pediatria, ma la canzone aveva proseguito anche mentre erano assieme. Odiava non riuscire a risolvere gli enigmi che si era prefissato di risolvere. Questo era già il terzo.
    Forse era meglio pensare che richiedessero più tempo per poter trovare la soluzione invece che a un suo fallimento. Del resto lui era House, il grande diagnosta.

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    Testo musicale citato: Beautiful di Christina Aguilera
    Gruppi musicali citati: Depeche Mode
     
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  2. Aleki77
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    2 – Fastidiosamente



    La mattina seguente House si presentò al lavoro solamente alle 11.00, i nuovi paperotti erano tutti presenti. Lui era irrequieto, la dormita non gli aveva portato né consiglio né riposo. Solamente quella stramaledetta canzone continuava a risuonargli nella testa. Aveva provato ad ascoltare i Queen, poi gli Who passando per i Linking Park finendo addirittura dagli Evanescence, ma niente, quella voce e quella canzone non sembravano voler lasciare la sua mente.

    Per un istante squadrò i nuovi paperotti, c’era qualcosa di fastidioso in quella scena.

    Solo Foreman era al suo posto, gli altri non sembravano centrare nulla con quel luogo, forse era per questo che aveva usato quella dannata aula per selezionarli.

    Per un attimo ebbe la sensazione di sentire profumo di caffè.

    Guardò la brocca e la vide vuota.

    House “Foreman! Vai al pronto soccorso e di a Cameron che voglio il caffè! Il suo caffè.”

    Foreman lo guardò annoiato. – “Non vado a disturbare una collega perché tu vuoi il suo caffè!”

    House “Ma io voglio quel dannato caffè!”

    Foreman “Arrangiati. Non penso che Cameron abbia voglia di fartelo ancora. E poi come hai fatto negli ultimi sei mesi?”

    House lo guardò scocciato. I nuovi paperi erano sorpresi.

    House faceva i capricci come un bambino. House gli fece la linguaccia. – “Sei proprio antipatico! Hai passato troppo tempo con la Cuddy.”

    Foreman alzò gli occhi dall’ultimo numero del Medical Journal e lo fissò. – “Vai tu da Cameron a chiederglielo, io non ne ho nessuna intenzione, tra l’altro dovresti stare attento a non trovare Chase sulla tua strada.”

    House “Che c’entra ora il canguro?”

    Foreman “Mi pare di ricordare che stiano assieme! Non penso che gli faccia piacere che il suo ex capo vada dalla sua ragazza e gli dica “Preparami il caffè!” no, non penso che gli farebbe piacere.”

    House “Ho detto caffè, non servizio sessuale! E poi anche se glielo chiedessi sarebbe Cameron a prendere la decisione, sono sicura che tra i due è lei quella con le palle!”

    Il diagnosta stizzito lanciò il suo zaino nel suo ufficio. Chiuse porta e tende.

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    Kutner “Tutto questo casino per un caffè?”

    Foreman “Tutto quello che esce dalla sua routine è un casino per House, ti ci abituerai.”

    Kutner “Il caffè lo faceva la dottoressa Cameron?”

    Foreman “Per tre anni, ogni giorno lavorativo, lei entrava e preparava il caffè, e glielo versava nella sua maledetta tazza rossa.”

    Kutner si alzò e fece per prenderla.

    Foreman “Il tuo lavoro ti sta a cuore?”

    Kutner “Ma è solo una tazza.”

    Foreman “Per te forse, non per lui! Non lo fare mai più! Non ho voglia di sentirlo urlare, soprattutto non oggi.”

    Taub “Ogni grande ha le sue manie, lascia perdere quella tazza e rimettiti a fare quello che stavi facendo.”

    Kutner “Non stavo facendo nulla!”

    Taub “Appunto!”

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    Una manciata di minuti dopo entrò la Cuddy nello studio e vide che anche i nuovi paperotti come i precedenti non sapevano come far passare il tempo.

    Cuddy “Dov’è?”

    Foreman “Di là, non sembrava di buon umore.”

    Cuddy “Quando mai lo è?”

    Foreman “Oggi più del solito!”

    Cuddy lo guardò con aria interrogativa.

    Foreman “Gli manca il caffè di Cameron!”

    Caddy “Bambino viziato.”

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    La donna entrò nel santa sanctorum di House e chiuse la porta dietro di se.

    Cuddy “Ho un caso!”

    House “Non mi va!”

    Cuddy “Hai ottenuto quello che volevi, hai i tuoi nuovi schiavetti, usali e comincia a diventare produttivo!”

    House “Produttivo? Non stai parlando con un contadino.”

    Cuddy “No di certo! Perché se parlassi con un contadino quello il suo lavoro lo starebbe facendo dall’alba e non come te che sei arrivato solo ora.”

    Detto questo gli lanciò in mano una cartella clinica e uscì dallo studio sbattendo la porta.

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    Meno di un minuto dopo una cartella finì addosso a Foreman.

    House “Leggi.” – gli disse mentre si dirigeva alla lavagna.

    Foreman “Maschio caucasico, di 48 anni, diabetico, presenta astenia, acne e osteoporosi avanzata.”

    House “Diagnosi differenziali!”

    Hadley “Una malattia reumatica.”

    Kutner “Carenza del gruppo B”

    Taub “Lupus.”

    Foreman “Adenoma ipofisario.”

    House li guardò per un attimo, sembrava aver fatto una buona scelta. Finalmente, dopo averli sottoposti a torture e stress psicologici di ogni genere li aveva trovati.
    Erano i migliori? Forse? Ancora quella sensazione di fastidio che non lo lasciava.
    Li osservò uno a uno.

    C’era Kutner, quello che parlava a sproposito, che faceva danni ovunque toccasse eppure aveva una mente aperta e intraprendente, Taub, il chirurgo plastico che aveva abbandonato una brillante carriera per evitare che sua moglie venisse a sapere dei suoi tradimenti, poi c’era tredici, Hadley, che sembrava la più dotata, quella che gli teneva testa, quella che era in gamba sul serio nella diagnostica, ma che non voleva sapere se aveva o meno il morbo di Huntington, ora uno dei suoi puzzle e naturalmente poi c’era Foreman ricondotto all’ovile, preso per fame dalla Cuddy.

    Eppure, nonostante tutto c’è qualcosa che gli procurava un certo fastidio e il fatto di non riuscire ad individuarlo lo mise, se possibile, di ancora più cattivo umore.

    House “Taub anamnesi, Kutner esami ematochimici e delle urine, fai anche un dosaggio ormonale, tredici e Foreman voglio una PET SCAN celebrale e visto che ci siete fatene una anche ai reni e ai surreni.”

    Foreman “Pensi ad un adenoma del surrene?”

    House “Forse, del resto combacerebbe con la tua teoria dell’adenoma ipofisario.”

    Foreman “Vero.”

    House “Fate in fretta io vado a pranzo.”

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    Quando Foreman e Hadley arrivarono in radiologia dovettero scontrarsi con il numero impressionate di persone in attesa.

    Hadley “C’è una fila incredibile, l’infermiera mi ha detto che ci sono almeno 24 h di attesa! Che facciamo?”

    Foreman “House direbbe che ci ha insegnato a rubare e mentire, quindi noi dobbiamo fare in modo di ottenere questa PET prima che lui torni dal suo pranzo.”

    Hadley “Idee?”

    Foreman “Si una. Adesso guarda.”

    Foreman andò al banco accettazione e cominciò a filtrare con l’infermiera addetta allo smistamento dei pazienti. Quindici minuti dopo avevano ottenuto di passare davanti a tutti e di fare il loro esame.

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    Gruppi musicali citati: Queen, Who, Linking Park, Evanescence
     
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  3. Aleki77
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    3 – Scommettiamo?



    Erano solo le tre del pomeriggio e lui aveva già risolto il caso, del resto era solamente Cushing, banale anche per una matricola di medicina. Aveva spedito paziente ed esami a Wilson.
    Ora poteva rilassarsi sul serio. Gli Smashing Pumpkins sembravano finalmente aver cancellato quella maledetta canzone e quella voce. House si accomodò meglio sulla sua poltrona e si appisolò.

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    Una ragazza, una ragazza molto carina, vestita con il camice blu da infermiera entrò nello studio comune. Si guardò attorno e dopo aver individuato Foreman gli si parò davanti con un radioso sorriso sulle labbra.

    Inf. “Lei è il dottor Foreman?” – Disse dolcemente.

    Erik le sorrise “Certamente!”

    L’espressione del viso mutò diventando una maschera inespressiva. “Lei è un dottore morto! La prossima volta che si permetterà di cercare di sedurre una delle mie collaboratrici per ottenere un esame, fosse anche solo una banale radiografia al torace, lei sarà morto in quell’istante.”

    Foreman sembrò sconvolto. Gli altri paperi si misero a ridacchiare, ma smisero immediatamente quando videro il suo sguardo, sembrava che potesse uccidere.

    Foreman “Mi spiace, ma il paziente stava per morire.”

    Inf. “Poche balle! Per un adenoma della corteccia del surrene non si muore in 24 ore!”

    Taub “Lei è solo un’infermiera, come può dirlo?”

    Inf. “Io posso! Perché lo so! E non faccia l’idiota con me, ho studiato quanto e più di lei. È inutile che voglia farmi sentire inferiore perché non lo sono. Ora, dov’è il vostro capo idiota?” – Disse irata.

    Nessuno ebbe il coraggio di dire nulla, ma lo sguardo di Kutner si posò sullo studio accanto dove le tende erano ancora chiuse.

    L’infermiera vi entrò come una furia.

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    Mentre House cadenzava con il piede il ritmo di Bullet With Butterfly Wings, sentì una porta aprirsi.

    Inf. “Lei è un idiota!”

    House “Con chi ho il dispiacere?” – Disse molto annoiato mentre sollevava una palpebra per poter guardare in faccia la sua interlocutrice.

    Inf. “Con il suo incubo peggiore.”

    House “Pensa di farmi paura?”

    Inf. “No, so che lei è troppo idiota per avere paura.”

    House “Senta, primo non ho capito che problema lei ha con me e secondo perché mi chiama idiota.”

    Inf. “Idiota perché lei lo è. L’altro motivo è che non tollero gli imbroglioni.”

    House “Dove avrei imbrogliato?”

    Inf. “Un suo subordinato ha costretto una delle mie infermiere a inserire prima il vostro paziente in lista per la PET, per diagnosticare un adenoma della corteccia del surrene e un adenoma ipofisario bastava una RMN o una TAC con mezzo di contrasto. Per giove, aveva tutti i segni tipici del Cushing, persino la faccia a luna piena era chiaramente visibile! Gli mancava solo un grosso cartello al collo con scritto: IO HO IL MORBO DI CUSHING.”

    House “E lei come può dirlo?”

    Lo sguardo di lei sembrò fulminarlo, era una sensazione che aveva già provato, ma non riusciva a ricordare quando e chi gliela facesse provare.

    Inf. “Con i sintomi che il paziente manifestava anche una matricola di medicina ci sarebbe arrivata.”
    House “Lei però non è un medico.”

    Inf. “Ancora con questa storia! Io lo so, il come non è importante quanto il sapere. Lei è un nefrologo per giove, doveva arrivarci in meno di due secondi a formulare questa diagnosi. Se non fosse stato sicuro sarebbe bastato aspettare i valore dell’ACTH.”

    House “Il laboratorio è lento.”

    Inf. “Stia attento House, perché d’ora in poi sui suoi pazienti ho il diritto di veto.”

    House “E chi è lei? Dio?”

    Inf. “Già. Io decido chi vive e chi muore! Se lo ricordi.”

    House “E’ inutile che si metta a citarmi The Pretender, non mi faccio impressionare io.”

    Inf. “Beh almeno ha riconosciuto la citazione.” – Fece per andarsene, ma si voltò ancora verso il diagnosta. – “Ho dato disposizione che nessuno dei suoi pazienti possa saltare la coda senza un mio espresso ordine.” – Fece per andarsene, ma si voltò ancora una volta verso di lui.

    House “Altre raccomandazioni?”

    Inf. “No è che adoro questo passaggio, Bullet With Butterfly Wings merita sempre.” – Gli disse un attimo prima di uscire.

    Tell me I'm the only one
    Tell me there's no other one
    Jesus was the only son, yeah.
    Tell me I'm the chosen one
    Jesus was the only son for you

    […]



    House “Almeno ha buon gusto!”

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    Si alzò dalla sua poltrona e andò nel grande studio dove erano riuniti i suoi paperotti.

    House “Chi era?”

    Foreman “Non ne ho idea.”

    Hadley “La nuova Case Manager.”

    House “La nuova che?”

    Taub “Case Manager, praticamente una manager per favorire il percorso diagnostico del paziente.”

    Kutner “Ho sentito dire che la Cuddy l’ha assunta per non mandare in pensione anticipata Kruger.”

    House “Kruger, non è mai qui.”

    Kutner “Appunto, sembra che volesse qualcuno per risistemare la radiologia.”

    House voltò le spalle ai suoi assistenti e si diresse verso l’uscita.

    Foreman “Dove vai?”

    House “Dalla latteria ambulante per farmi togliere di torno quella rompi. Mi da fastidio. Ah cioccolatino!” – Disse voltandosi verso Foreman. – “Se devi fare le cose, falle fatte bene e non farti cagnare come un bambino con le mani nella marmellata.” – E lasciò la stanza.

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    Come un tornado entrò nello studio della Cuddy.

    House “Voglio che mi liberi di quella pazza scatenata che hai messo in radiologia.”

    Cuddy alzò un sopraciglio e lo guardò per un paio di secondi, sorrise e riprese a leggere il plico che aveva davanti a se. – “Vedo che hai conosciuto la nuova Case Manager!”

    House “Non so chi sia, ma non la voglio tra i piedi.”

    Cuddy “L'ho assunta un prima di tutto perché è la migliore che c’è sul territorio nazionale, dopo aver fatto il colloquio ho capito che è tale e quale a te e quindi ci sarebbe stato qualcun altro in grado di pestarti i piedi oltre a me. Basta che non mi demoliate l’ospedale divertitevi. Ah!” – Disse guardandolo negli occhi. - “Io starei attenta se fossi in te. Ha avuto un’accusa per percosse su un medico che non ha seguito le sue “regole”… accuse poi ritirate ovviamente, sembra che lei sapesse qualcosa di personale per fare in modo di ottenere quello che voleva.”

    House “Che gli è successo a quello che è stato menato da quella mocciosa?”

    Cuddy “Quaranta giorni di gesso e so che ora non potrà più fare il neurochirurgo, gli ha spezzato due dita della mano destra. Lei ha detto che ci è caduto sopra, i testimoni concordano, ma dalla lastra, che ho visto personalmente, sembravano decisamente fratture a legno verde.”

    House “Dolorose!” – Mentre faceva una smorfia di dolore, e come per solidarietà con il chirurgo prese due Vicodin.

    Cuddy “Molto!”

    House “Quindi potrebbe venire a menarmi e così avere la scusa per farmi prescrivere un po’ di Vicodin in più?” – Disse speranzoso.

    Cuddy “No, lei punta sulle cose a cui tieni di più. Lo sa, lo capisce, non so come, ma con un’occhiata sa chi sei e dove ti farà più male. È come te!”

    House “L’hai assunta perché era a spasso?”

    Cuddy “No anzi, ci ho messo sei mesi per averla. Ha uno stipendio più alto del tuo! Ma la cosa che l’ha fatta capitolare è stato che le ho detto che avrebbe lavorato con te, le brillavano gli occhi.”

    House “Ottimo. Se non ci pensa Wilson prima, riuscirò a portarmela a letto entro capodanno.”

    Cuddy “Io non ci credo!”

    House “Scommettiamo?”

    Cuddy “Lascia perdere House, lei è al di sopra delle tue possibilità!”

    House “Avanti che hai da perdere?”

    Cuddy “Ti farai tanto male, ma facciamo come vuoi tu. Una settimana di ambulatorio che non riuscirai a portartela a letto.”

    House “Due settimane di ambulatorio e da qual momento sarà la mia schiavetta.”

    Cuddy “Andata!”

    House pensò che era stato troppo facile, ma due settimane senza ambulatorio e una bella scopata erano troppo gratificanti per rinunciare.

    House “Raggio di sole questa volta ti ho in pugno!”

    Lei sorrise e lui se ne andò

    La dottoressa Cuddy si rilassò meglio sulla poltrona, avrebbe vinto, ne era certa, del resto aveva in mano una scala reale e lui poi avrebbe dovuto strisciare.

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    - fine terzo capitolo -

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    PS: le regole del primo post valgono per tutta la durata della storia! Fatemelo sapere!
    Ciao a tutti.

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    Testo musicale citato: Bullet With Butterfly Wings degli Smashing Pumpkins
     
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  4. Aleki77
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    4 – Nuove amicizie



    Quella mattina il freddo era intenso sul serio. Per fortuna le mani erano nei guanti di pelle. Scese dalla moto e sfilò il casco liberando una cascata di capelli corvini. Con un elastico legò i lunghi capelli in una bassa coda.
    Passò dal pronto soccorso, voleva dare un occhiata per conoscere meglio il posto nuovo.
    Con il casco sotto braccio, cominciò a guardasi attorno, nonostante fossero solamente le sette del mattino il via vai era notevole.
    Sembrava che tutti avessero il pieno controllo della situazione.
    Una barella, con dei paramedici che la spingevano, le sfrecciò davanti.

    Paramedico “Abbiamo bisogno di una mano.”

    Una dottoressa bionda accorse. – “Ragguagliatemi.”

    Paramedico “Maschio, bianco sulla trentina, incidente stradale maggiore, pressione 80/40, frequenza cardiaca 150 aritmica, saturazione in caduta libera, non riusciamo a intubarlo.”

    Dottoressa “Chiama un’intensivista e un chirurgo, c’è la deviazione della trachea. Addome globoso, sicuramente emorragia interna. Chiama in radiologia e blocca un posto per una TAC.”

    Il corpo del poveretto cominciò ad inarcarsi.

    Dottoressa “Convulsioni. 10 mg di ativan.”

    Inf. “Invece di una TAC ha bisogno di una PET SCAN. Deve avere un’emorragia intracranica.” – Disse una mora staccandosi dal muro da dove aveva osservato tutta la scena.

    Dottoressa “Lei chi è scusi?” – Disse mantenendo gli occhi fissi sul paziente.

    Inf. “La nuova Case Manager del dipartimento di diagnostica per immagini.”

    La bionda dottoressa le sorrise.

    Dottoressa “Forse ha ragione. Chiedi una PET!”

    Inf. “Se vuole le do una mano. Ha bisogno di una tracheotomia prima di infilarlo nella PET.”

    Dottoressa “Si grazie, visto che l’intensivista non si vede una mano farebbe comodo.”

    La bionda dottoressa fece le due incisioni di routine e poi con l’aiuto dell’infermiera sconosciuta inserì la cannula, e cominciò a ventilare.

    Inf. 2 “Dalla PET mi dicono che ci vogliono venti minuti prima che si liberi.”

    Inf. “Mi passi il telefono. Sono il capo. Voglio la PET libera in due minuti e pronta ad operare. … Non c’è problema. Farò io il tecnico.”

    La dottoressa e le infermiere presenti rimasero sorprese da quell’atteggiamento, ma la sconosciuta sembrava decisamente sapere cosa fare e come muoversi per ottenere quello che aveva in mente.


    Spinsero la barella fino agli ascensori, le porte si aprirono e ne uscì Chase.

    Chase “Mi hai fatto chiamare?”

    Dottoressa “Ormai non mi servi più.”

    Chase “Hai fatto una tracheotomia da sola?”

    Inf. “Che ci vuole? E comunque si sposti, e allerti l’equipe di neurochirurgia e quella di chirurgia generale.”

    Chase “Perché? Necessità di un intervento?”

    Inf. “Ma lei è un genio!”

    Per un attimo Chase rimase immobile, gli sembrava di aver sentito parlare House.

    Chase “Ma lei chi è?”

    Inf. “Dovrò andare in giro con un cartello! Sono la Case Manager del dipartimento di diagnostica per immagini.”

    Chase “Quella che ieri ha minacciato House?”

    Inf. “Già”!

    Chase “Ha tutta la mia ammirazione.”

    Inf. “Non la mia però! Ora si tolga di torno se l’unica cosa che sa fare è parlare.”

    Chase si irrigidì, ma si sposto sul fondo dell’ascensore. Lei aveva il potere di farlo sentire come aveva fatto e come faceva ancora House, piccolo, inutile, insignificante. Ci mancava solo che lo chiamasse canguro. Era sorpreso dalla tranquillità della sua collega, aveva solamente sorriso allo scambio di battute. Non lo aveva difeso, ma forse era meglio così per non sentirsi umiliato ancora di più.

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    Arrivarono in radiologia.

    Tutte le infermiere e i tecnici li stavano aspettando. Un’infermiera prese il casco e la giacca della Case Manager, quella successiva gli mise un sovra camice.

    Ma da quando è arrivata? Meno di una settimana mi sembra, eppure tutto il reparto sembra sapere cosa lei vuole. Li ha ammaestrati? – Pensò Chase.

    Un paio di infermieri misero il paziente sul lettino della PET mentre la sconosciuta infermiera era dietro il vetro e digitava velocemente al computer.
    Mentre il macchinario si mise in funzione, Chase contattò le due equipe chirurgiche e fece predisporre la sala operatoria.

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    Chase si soffermò a guardare il profilo della bionda e poi della mora, stranamente, voleva incrociare lo sguardo della mora e non della bionda che era anche la sua ragazza.
    Si stupì di questo desiderio. La mora lo accontentò e a lui sembrò di annegare in quegli occhi blu. Lei sorrise e distolse lo sguardo tornando a concentrarsi sul suo lavoro. La bionda non si accorse di nulla e continuò a guardare le scansioni della PET.

    L’emorragia celebrale c’era sul serio. Era localizzata nel lobo frontale.
    La PET evidenziò senza ombra di dubbio che c’era un danno alla vena porta, del resto i segni erano inequivocabili come l’addome globoso e il livido viola da cintura di sicurezza che si stava formando sul torace e sull’addome. Per fortuna avevano localizzato immediatamente entrambe le emorragie, il paziente avrebbe avuto una chance.

    L’equipe chirurgica arrivò e si portò via il paziente.

    Dottoressa “Grazie per l’aiuto. Sono Allinson Cameron.” – Le disse tendendo una mano dopo essersi sfilata i guanti in lattice.

    Inf. “Figurati, di nulla. Sono Victoria Keane.”

    Si strinsero le mani. In quella stretta di mano ci furono complicità, simpatia, amicizia e comprensione. Era nata un’amicizia.

    Cameron “Lui è Robert Chase.”

    Victoria lo squadrò per un paio di secondi e poi disse – “Ah, ora ho capito chi sei! L’australiano diseredato ex dipendente di House!”

    Lui ebbe un sussulto. – “Sembra che tu sappia tutto di me.”

    Keane “Solo quello che dicono le voci. Le infermiere sanno sempre tutto ricordatevelo. E ora ho capito chi sei pure tu! L’immunologa!”

    Cameron “Sei sorprendente. Sei decisamente informata.”

    Keane “Deformazione professionale penso, ho lavorato per il dipartimento di stato un paio di anni fa, ma era noioso."

    Chase “Da quanto sei qui?”

    Keane “Oggi è il mio quinto giorno.”

    Cameron “Perché hai litigato con House?”

    Victoria sorrise. – “Un po’ per il principio che prima o poi con qualcuno devo litigarci e chi meglio di lui si presta al gioco? E un po’ perché se io dico di no è no.”

    Chase “Con House non è così facile dire di no.”

    Keane “Se fosse stato facile non mi sarei divertita.”

    Inf. “Dottoressa Keane, la dottoressa Cuddy la desidera nel suo studio.”

    Keane “Melany?”

    Inf. “Si dottoressa?”

    Keane “Puoi chiamarmi Victoria. Ti sembrava arrabbiata la dottoressa Cuddy?”

    Inf. “Ho parlato con la sua segretaria.”

    Keane “E?” – Con sguardo incoraggiante.

    Inf. “Sembrava molto tranquilla.”

    Keane “Grazie Melany. Ottimo! House è già andato a lamentarsi di me.”

    Cameron “ Cosa te le fa pensare?”

    Keane “Lo so e basta. Ci vediamo in giro. Ciao.”

    Cameron/Chase “Ciao e grazie.”

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    Li lasciò da soli davanti a uno dei monitor della PET.

    Chase “Che tipa!”

    Cameron “Mi piace! È in gamba.”

    Chase “Come mai era giù da te?”

    Cameron “Non lo so, è rimasta a guardarmi e quando ho chiesto una TAC lei è intervenuta e mi ha dato una mano.”

    Chase “Mi sembrava di sentir parlare House.”

    Cameron “Si hai ragione, sembra avere le sue capacità diagnostiche.”

    Chase “A dir la verità io pensavo all’arroganza con la quale mi ha parlato.”

    Cameron “Con me e con l’infermiera è stata molto gentile. Si vede che sei tu che non le ispiri fiducia.” – Disse ridendo.

    ----------

    Con sicurezza Victoria si diresse verso l’ufficio della Cuddy e bussò discretamente.

    Cuddy “Si?”

    Keane “Sono Victoria.”

    Cuddy “Entra.”

    Keane “È già venuto a lamentarsi di me?”

    Cuddy “Naturalmente si.”

    Keane “E?”

    Cuddy “Gli ho detto che tu resti e di mettersela via.”

    Keane “Non l’avrà presa bene.”

    Cuddy “Non la prende mai bene quando lo si contraddice. Ma volevo metterti in guardia.”

    Keane “Da cosa? Da lui?”

    Cuddy “Abbiamo fatto una scommessa.”

    Keane “Su di me? Ah! Non mi sembra però molto regolare che tu me lo venga a dire.”

    Cuddy “È per la natura della scommessa che te lo devo dire.”

    Keane “Che avete scommesso?”

    Cuddy “Che entro la fine dell’anno ti porterà a letto.”

    Keane “Ah! Hai già vinto Lisa.”

    Cuddy “Ti renderà la vita impossibile se non ottiene quello che vuole.”

    Keane “So difendermi benissimo e renderò la pariglia.”

    Cuddy “Lo so. Puoi riuscire a mantenere il segreto per un altro mese?”

    Keane “Ce l’ho fatta per molto tempo, penso di riuscirci per un solo mese.”

    Cuddy “Ottimo! Così lo vedrò strisciare e penserà che tutto il suo fascino sia scomparso.”

    Keane “Lisa?”

    Cuddy “Si?”

    Keane “Pensi che gli verrà un infarto quando lo saprà?”

    Cuddy “È probabile.”

    Keane “Bene! Perché non vedo l’ora di vederlo agonizzante mentre si tiene il petto!”

    Cuddy “Sei crudele.”

    Keane “È quello che si meriterebbe. Ora torno nel mio dipartimento. Grazie per l’avvertimento.”

    Cuddy “Vic, un’altra cosa…”

    Keane “Dimmi?”

    Cuddy “Niente violenza fisica e non mi buttate giù l’ospedale. Il bene del paziente viene prima di rancori e cose simili.”

    Keane “Naturalmente. Per chi mi hai preso?” – Disse con un sorriso malizioso.

    Cuddy “Speriamo bene. A presto.”

    Keane “A presto!”

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  5. Aleki77
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    5 – Verbal Judo



    Per House la mattina trascorse nella noia più totale. Aveva spedito i nuovi paperotti in ambulatorio, mentre Foreman era stato richiesto per un consulto neurologico in ortopedia. Niente casi, nessun enigma da risolvere, solo musica, ma anche quella sembrava aver perso il suo fascino, nemmeno Innuendo dei Queen l’aveva risollevato dalla sua noia. L’unico momento di gioia lo ebbe guardando le repliche di General Hospital.

    Wilson “Vieni a pranzo?”

    House “Cosa?”

    Wilson “Vieni a mangiare o digiuni?”

    House “Offri tu?”

    Wilson “Come sempre!”

    House “Allora ci sto.”

    I due medici si allontanarono verso la mensa.

    ----------

    Wilson “Come mai hai il muso?”

    House “Io non ho il muso.”

    Wilson “Sembra che ti abbiano tolto uno dei tuoi giocattoli.”

    House “Ho fatto una scommessa con la Cuddy, ma lei è certa di riuscire a battermi, devo scoprire il suo asso nella manica.”

    Wilson “Che scommessa hai fatto con la Cuddy?”

    House “Che mi sarei portato a letto una tipa prima dell’anno nuovo.”

    Wilson “La Cuddy fa scommesse del genere?” – L’oncologo lo guardo per un istante. – “No aspetta qui c’è sotto qualcosa. Oltre al guadagno della scopata gratuita che cosa ottieni?”

    House “Due settimane senza ambulatorio.”

    Wilson “La Cuddy ha senz’altro un asso nella manica. Ma chi è che ti dovresti portare a letto?”

    House “Lei! La moretta!” – Disse indicando Victoria che era seduta da sola ad un tavolo della mensa mentre stava leggendo qualcosa e addentando una succosa mela verde.

    Wilson “Carina.”

    House “Ti è dato di volta il cervello Wilson? Solo carina? È strafica!”

    Wilson “Ok, è vero è decisamente bella, forse un po’ giovane.”

    House “L’importante che sia maggiorenne e consenziente.” – Sul viso di Wilson si dipinse un’espressione poco convinta. – “Ok! Sulla maggiore età non ho dubbi, altrimenti la Cuddy non l’avrebbe mai assunta. Per quanto riguarda la parte del consenziente ci sto lavorando.”

    Wilson “Come si chiama?”

    House “Non ne ho idea.”

    Wilson “Sei messo male.”

    House “Affatto perché ora andremo là e tu con il tuo sorriso le strapperai il nome.”

    Wilson “Troppo tardi.” Disse indicando Chase e Cameron mentre si stavano sedendo al tavolo con Victoria.

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    Cameron “Possiamo?”

    Keane “Certo, sedetevi pure.”

    Chase “Che stai leggendo?”

    Keane “Te l’ha mai detto nessuno che troppa curiosità fa male?”

    Chase si bloccò, di nuovo quella sensazione.

    Keane sorrise. – “Dottor Chase si rilassi! Stavo scherzando! Sto leggendo un articolo sui mezzi di contrasto delle scintigrafie. Meno tossico, più risultati e così via.”

    Chase “È un lavoro che ti ha assegnato la Cuddy?”

    Keane “No affatto. Mi piace tenermi aggiornata.”

    Cameron “Buona rivista.” – Disse mentre Victoria alzava la rivista per mostrargliela.

    Keane “Buon articolo.”

    “Buon giorno miei ex paperotti come state?” – Disse House sbucando da dietro. – “Buon giorno anche a lei infermiera, non ricordo il suo nome?”

    Keane ”Per lei il mio nome è DIO!”

    Cameron e Chase non poterono trattenere le risate. House li fulminò con lo sguardo.

    House “E per il mio amico Wilson?”

    Wilson era decisamente imbarazzato. Lei lo guardò con i suoi occhi blu e pure Jimmy, come era successo per Chase, ne rimase sconvolto, tanto che per un momento pensò di urlare “Uomo in mare”.

    Victoria si alzò dal tavolo e stese la mano verso Jimmy. – “Lei deve essere l’oncologo martire amico del dottor House. Molto piacere, sono Victoria Keane, Case Manager del dipartimento di diagnostica per immagini.”

    House “Insomma una radiologa.”

    Keane “Già. Del resto lei è solo un azzecca garbugli! Prego, se non dispiace ai miei amici potete sedervi al nostro tavolo. Sono certa che già vi conosciate.”

    Wilson fece un cenno con il capo verso Cameron e Chase e si sedette con loro.

    Wilson “Molto piacere dottoressa Keane.”

    Keane “Mi chiami pure Victoria. Dottor Wilson.”

    Wilson “Certo Victoria, ma solo se mi chiamerà James.”

    Cameron alzò un sopraciglio. In un attimo era riuscita a conquistare Wilson, ma era risaputa la sua passione per le belle infermiere, questa volta però, sembrava che non fosse lui il cacciatore, ma la preda.

    Allison guardò negli occhi Victoria con uno sguardo interrogativo. Lei rispose con uno sguardo malizioso e di complicità.
    House si era seduto vicino a Victoria.
    House e Victoria guardarono Allison negli occhi e quest’ultima scoprì che non solo il colore dei loro occhi era assolutamente identico, ma che anche vi aleggiava la stessa espressione di vittoria.

    House “Allora Victoria cosa ci fa da noi?”

    Keane “Per lei dottor House, sono sempre Dio e sono qui per renderle la vita un tormento.” – Gli disse sorridendo.

    House “Cioè la Cuddy le ha dato il posto per controllarmi?”

    Keane “Qualcosa del genere. In realtà devo controllare che le richieste degli esami siano appropriate. Per dirla in breve decido io chi vive e chi muore.”

    House “Su quale base?”

    Keane “Sulla mia conoscenza, sulla mia esperienza e naturalmente anche sul mio master di secondo livello in diagnostica per immagini preso alla JH, sul quale c’è scritto che posso farlo.”

    House “Quanti anni ha? 25?”

    Keane “Ad una donna non si chiede l’età, ma se proprio vuole saperlo ne ho 27.”

    House “Paparino l’ha raccomandata come fece a suo tempo quello del canguro?”

    Chase strinse i pugni.

    Cameron “Però lo hai tenuto più di tutti noi mi pare.”

    House ignorò Cameron e riprese a fissare Victoria.

    Victoria fece un sorriso un po’ amaro. – “Non ho mai conosciuto mio padre.”

    House “Anamnesi interessante? Morto?”

    Keane “No, non mi risulta, si è solo data alla macchia.”

    House “Così mammina l’ha tirata su da sola.”

    Keane “Qualcosa del genere, si. I suoi genitori invece sono felici di avere uno sciancato bastardo per figlio?”

    Aveva toccato un tasto dolente per House che fece una smorfia.

    Cameron era sorpresa, Victoria era riuscita a comprenderlo e a colpire duro nel giro di pochi minuti.

    House “A dir la verità sono un figliolo modello per i miei genitori, soprattutto per mio padre, ma forse tu non lo puoi capire.”

    Keane “Già è vero. Sono una piccola mocciosa abbandonata che non sa quanto sia bello avere una famigliola unita. Beh pazienza! La famiglia è fuori moda e io invece preferisco stare al passo con il tempo, anzi di solito preferisco dettarla.”

    La tensione tra i due era palpabile. Cameron era sconvolta non riusciva a capire cosa stesse succedendo e poi ebbe l’illuminazione. – “Ma voi state filtrando!”

    Tutti rimasero sconvolti da quell’affermazioni.

    Keane sorrise a Cameron. – “Anche se fosse?” – Poi guardando il volto di Cameron comprese molte cose.

    Keane “Dottor House lei ci sta provando con me?”

    House “Sai una notte di sesso sarebbe interessante. Non sembri una che ti arrendi. Devi essere fantastica sotto le lenzuola.”

    Keane “Oh si, lo sono, ma sono fantastica anche per le sveltine negli sgabuzzini. Ma ti devo avvertire, non spezzo solo dita di solito, spezzo anche cuori.”

    House “Vuol dire che poi mi innamorerei di te?”

    Keane “Di solito succede!”

    House “Allora non mi ha ancora capito.” – Disse con un sorriso cattivo.

    Keane “Io invece penso proprio di si.”

    House si mise a guardarle il seno.

    Keane “Porto una quarta. Interessato alla mercanzia?”

    Chase e Wilson sembrarono strozzarsi con i bocconi dei loro panini. Cameron alzò uno sopraciglio, ma lo sguardo di Victoria nella sua direzione era rassicurante.

    House “Che stai ascoltando con l’ipod che porti sotto la divisa?”

    Victoria sorrise. “Oggi Linkin Park.”

    House “Interessante selezione. Io preferisco…”

    Keane “No, non me lo dire, sono brava ad indovinare. Ieri erano gli Smashing Pumpkins, mentre oggi … i Queen.”

    Lui alzò il sopraciglio e la guardò interessato. – “Sai mocciosetta sei intrigante.”

    Keane “Da quando sono nata.”

    Gli altri li guardavano a bocca aperta, la vita al PPTH sarebbe stata molto più interessante nei prossimi mesi.

    House “Hai detto che se devo eseguire un esame urgente deve passare attraverso di te giusto?”

    Keane “Se devi superare la fila, si.”

    House “E se succede di notte, o nel tuo giorno libero?”

    Lei sorrise. – “Tecnici, infermieri e medici sanno come trovarmi, ma ti avviso, se muovo il mio splendido fondoschiena per un tuo capriccio, mi vendicherò e ti assicuro che sono molto brava in questo.”

    Cuddy “Victoria!”

    Keane “Si Lisa?”

    Tutti la squadrarono, pochissimi chiamavano la direttrice con il suo nome di battesimo e di solito non avveniva in pubblico.

    Cuddy “Ho un finanziatore che necessità di una TAC ad un polso, quanto deve aspettare?”

    Victoria estrasse il suo palmare e controllò. – “Almeno tre ore.”

    Cuddy “Sono un po’ troppe.”

    House “Per lei non puoi fare preferenze. Altrimenti vado dalla stampa e gli racconto come in questo bellissimo ospedale i ricchi abbiano una corsia preferenziale.”

    Cuddy “ Victoria?”

    Keane “Che cosa si è fatto?”

    Cameron “Ci è caduto sopra.” - Tutti la guardarono sorpresi. – “E’ un mio paziente, l’ho accolto io.”

    Keane “E per un polso chiedi una TAC?”

    Cameron “Io ho chiesto una radiografia del polso e una consulenza ortopedica.”

    Keane “Ragionevole direi.”

    Cuddy “Allora Vic?”

    Keane “Dottoressa Cameron può darmi i parametri auxometrici e anagrafici?”

    Cameron “Allie andrà bene.”

    Keane “Vic andrà benissimo. Spara!”

    House le guardò. – “Siete diventate amiche in quanto? Due secondi?”

    Keane “In molto meno! Ah, ma forse non ti avevo ancora informato sulle mie preferenze sessuali?”

    Tutti compresa Cameron rimasero a fissarsi a bocca spalancata.

    Keane “Sto aspettando Allie!” – Disse mentre scrocchiava le dita nella direzione di Allison.

    Cameron “Ah, ok… Ha settant’anni, maschio, altezza 1,70 metri, peso direi 75 kg.”

    Keane “Che fretta ha con quell’età? Che deve fare?”

    Cuddy “Vic!”

    Keane “Ok ok … il capo sei tu. Se mi autorizzi inauguro la nuova TAC e ti faccio io da tecnico.”

    House “Non è giusto! Fai le preferenze perché vuoi portarti a letto la Cuddy!”

    Keane “Può essere! Ma la verità non la saprai mai. E poi lei è il capo e tu no!

    House “Sono un capo dipartimento.”

    Keane “Non del mio dipartimento.”

    House “Sei un’infermiera!”

    Keane “Già ma fino a quando Kruger non si farà vedere il capo sono io, al di sopra di me solo Lisa Cuddy e Dio forse. Ah già, Dio sono io, quindi solo Lisa Cuddy.”

    Cuddy. “Mi spiace tra un pari grado e il capo, vince il capo.”

    House “Perché lei è un capo dipartimento?”

    Cuddy “Perché l’ho deciso io! Andiamo Victoria.”

    Keane “È stato un piacere pranzare con voi, spero di rifarlo. James è stato un piacere. Ci si trova in giro. Arrivederci Dottor Chase. Allie! Greg!”

    House “Chi ti ha dato il permesso di chiamarmi per nome?”

    Victoria gli fece l’occhiolino. – “Visto che mi hai praticamente invitato nel tuo letto ho pensato potevamo superare certi inutili formalismi!”

    House “Ma…!”

    Cameron “Vengo anch’io con te.” - Tutti la fissarono. - “Che c’è? È un mio paziente e poi sono curiosa di vedere la nuova TAC.”

    Victoria e Cameron raccolsero le loro cose e seguirono la Cuddy

    House “Hei canguro, non è che la tua ragazza è diventata lesbica stando con te?”

    Chase “Ti assicuro di no House! Lo sai lei è sempre affascinata da qualcuno che riesce a farti tenere la bocca chiusa.”

    House “Quindi come ha fatto ad interessarsi di te? Di solito sono io che te l’ho sempre chiusa.”

    Chase rimase in silenzio non sapeva che dire. E l’imbarazzo scese sui tre.

    House “Che ne dici Wilson, Cameron ha cambiato sponda o ha scoperto che la mocciosetta è un caso pietoso?”

    Wilson “Secondo me vuole solo fare amicizia. Victoria è veramente carina e soprattutto molto simpatica.”

    House “Già, già come un porco spino sotto al sedere.”

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    Gruppi musicali citati: Linkin Park, Smashing Pumpkins, Queen.
     
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  6. Aleki77
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    Dove eravamo rimasti:

    1. Beautiful: House si sveglia nel suo ufficio di notte e c’è qualcuno che canta Beautiful, segue la voce, ma non riesce a capire chi è. Ora ha un nuovo enigma da risolvere.
    2. Fastidiosamente: House è con i nuovi paperi, ma qualcosa non va, fa i capricci per cercare di ottenere il caffè di Cam, che non ottiene. Foreman cerca di sedurre un’infermiera per ottenere degli esami radiologici.
    3. Scommettiamo?: House viene avvertito dalla nuova Case Manager che se manderà i suoi ragazzi a rubare i posti per ottenere prima gli esami avrà dei problemi. House chiede alla Cuddy di togliergli di torno la Case Manager, ma invece di ottenere quanto richiesto fanno una scommessa sul fatto che lui riesca a portarsela a letto entro il nuovo anno.
    4. Nuove amicizie: Cameron e Keane, la nuova Case Manager si incontrano e fanno amicizia. La Cuddy la avvisa della scommessa che ha in ballo con House. Si vene a sapere che Victoria custodisce un segreto che potrebbe sconvolgere House.
    5. Verbal Judo: Keane, Cameron, Chase, Wilson e House tutti attorno allo stesso tavolo. Iniziano le schermaglie tra House e Keane, sembrano avere lo stesso carattere. Victoria insinua il dubbio nella mente dei presenti di essere lesbica.

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    6 – Segreti di donna



    Cuddy “Vic, non tirare troppo la corda!”

    Keane “Ma è divertente! Non mi divertivo così da quando ho spezzato, hem ho visto cadere, quel neurochirurgo sulle sue falangi.”

    Cameron la guardò sorpresa. “Che ti aveva fatto?”

    Keane “Oltre a cercare di portami a letto intendi?”

    Cameron “Già!”

    Keane “Mi ha ostacolato nel mio lavoro.”

    Cuddy “E poi hai avuto bisogno di un avvocato.”

    Keane “Vero, ma ho provato una soddisfazione perversa mentre le sentivo rompere.”

    Cameron “Mi spaventi un po’!”

    Keane “Non hai nulla di cui preoccuparti. Mi sei simpatica. Ah per la cronaca… non sono lesbica! Non fatevi strane idee.”

    Cameron “Lo immaginavo da come hai squadrato Wilson!”

    Keane “Ha un bel fondoschiena.”

    Cuddy “Ragazze, io sono qua e vi sento!”

    Victoria la squadrò per un momento e poi rise. – “Non te lo voglio prendere Lisa. Stai tranquilla.”

    Cameron la guardò sorpresa e la Cuddy ancora di più. Victoria capì che non era una cosa nota.

    Keane “Scusa Lisa! Pensavo fosse una cosa risaputa! Ho visto come lo guardi e come ti guarda lui e ho fatto due più due…”

    Cuddy “Ripetimi perché ti ho assunto!”

    Keane “Perché sono la migliore nel mio campo!”

    Cuddy “Ah già! Ora ricordo, perché sei peggio di House!”

    Keane “Hei! Pensavo di essere meglio di lui.” – Le disse con una faccia un po’ sorpresa.

    Cuddy “Su alcune cose si, su altre no, siete troppi uguali, non sarà facile avervi qui entrambi.”

    Cameron “E’ vero. Se fosse possibile direi che avete gli stessi geni nel sangue. Hai il dono di far sentire Robert una nullità.”

    Keane “Non è che Chase sia una nullità è che detesto le persone che sottolineano l’ovvietà! Ma come mai stai con lui quando sei innamorata di House? Si vede lontano un miglio.”

    Sia Cuddy che Cameron rimasero in silenzio.

    Keane “Ah, questa è un’altra cosa segreta. Non lo dirò a nessuno, sono brava con i segreti, ma Chase non fa per te.”

    Cameron “Con Robert sto bene, è tranquillo e rassicurante e dopo tre anni sotto House, Robert è stata la mia ancora di salvezza.”

    Keane “Sotto House? Interessante, quindi comanda lui a letto!” – L’espressione di Cameron era allibita, esattamente come quella della Cuddy quando House la metteva in imbarazzo davanti all’intero personale del PPTH. – “Ok, capisco, non ci sei ancora stata a letto. Comunque non ami Chase! Almeno non nel senso che io intendo per amore.”

    Cameron rimase sorpresa da quelle parole. Lei la comprendeva, ma come faceva? – “Possiamo cambiare discorso?”

    Keane “Certo. Non sarò certo io ad insistere del resto qui ognuno ha i suoi segreti.”

    Cuddy “I nostri li hai scoperti nel giro di quanto? Due minuti?”

    Victoria sorrise. “A dir la verità in meno tempo. Il mio è un po’ più complicato e per ora voglio che rimanga tale.”

    Cameron “Sono curiosa di sapere il tuo segreto.”

    Keane “Lo saprai a tempo debito.” – Le rispose con un sorriso malizioso sul viso.

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    Una volta raggiunta la radiologia Victoria si destreggiò abilmente con la TAC, sapeva farle fare cose che Cameron non pensava che le comuni TAC potessero fare.

    Cuddy “Allora vale quanto l’ho pagata?”

    Keane “Si e forse pure di più! Basso consumo di elettricità, bassa emanazione di radiazioni, scansioni più veloci del 18%, più vicine del 35%, aumento della risoluzione del 13%. E’ un capolavoro la piccola! Beh, del resto avendo partecipato alla sua progettazione non poteva essere altrimenti.”

    Cuddy “Modesta eh?”

    Keane “Se lo fossi non sarei qui. Però sprecare questa bellezza per un banalissimo polso è un crimine.”

    Cuddy “Diciamo che farò in modo che la paghi per intero questa tua meraviglia.”

    Keane “Lo sai vero Lisa quanto ti adoro?”

    Cameron si mise a ridere era rilassante stare con Victoria e per una volta tanto anche con la Cuddy.

    Cameron “Allora genio, questo polso?”

    Keane “Ha una lesione del legamento scafo-lunato.”

    Cameron “Va operato!”

    Keane “Ho detto lesione non interruzione e a meno che non sia un super sportivo non è necessario.”

    Cuddy “So che fa tennis tre volte la settimana.”

    Keane “A settant’anni? Io per quell’età spero di essere morta!”

    Cuddy e Cameron la guardarono sorpresa.

    Keane “Beh, visto che sarò una vecchia zitella inacidita, spero di liberare il mondo della mia presenza prima di diventare il terrore dei circoli sociali per anziani.”

    Cameron scoppiò a ridere. –“Vic sei fantastica. Hai il corpo e il viso di una top model e vuoi rimanere da sola?”

    Keane “Sai di solito sono per una notte di sesso e via, Lisa mi ha conosciuto ad un party dove ero accompagnata da uno gigolò.”

    Cameron la guardò seria.

    Cuddy “E che gigolò! So che poi lui non ha voluto i soldi.”

    Keane “Vero! Che ci posso fare. Per colpa sua ho dovuto lasciare New York in fretta e furia per evitare di trovarmelo davanti ovunque andassi.”

    Cameron “Forse un po’ ti invidio.”

    Keane “Hei bambina, non mi pare che nemmeno tu a carrozzeria sia messa male. Nessuna in questa stanza è messa male, ma mi pare che nessuno abbia chi vuole. Deve essere colpa del Grande Demone Celeste!”

    Cuddy “Demone Celeste?”

    Keane “Hem, forse leggo troppi manga, ma non importa, torniamo a noi. Ricapitolando: Allie vuole House, Lisa vuole Wilson e io voglio… Brian, ma lui è gay!”

    Cameron “Non è il caso di dire che voglio House… che hai detto? Il ragazzo che vuoi è gay!”

    Keane “Assolutamente gay e non pensate che non abbia provato a fargli cambiare idea. Ho provato di tutto, dal farmi trovare a letto nuda ad ubriacarlo per vedere se riuscivo a sedurlo. Niente da fare. Davanti a me si affloscia.” – Disse ridendo del doppio senso che aveva appena creato.

    Cameron “Mi spiace.”

    Keane “Non dispiacerti per me, non serve, sono quasi otto anni che ne sono innamorata, orami penso più per abitudine che per altro, ma a me va bene così. Invece a me spiace per te. House? Perché?”

    Cameron “Non mi va di rispondere!”

    Keane “Vecchio, burbero e brillante dottore fa breccia nel cuore della sua dolce assistente. Capisco, ammirazione.”

    Cameron si indignò! – “No! Non è ammirazione!” – Disse diventando rossa. – “Forse all’inizio, ma poi ho capito che lui era quello giusto per me. Al diavolo, non lo trovo vecchio. Burbero e antipatico forse, ma io lo trovo anche molto sexy.”

    Keane “Che ci stai ancora a fare qui? Che ci stai a fare con il ragazzino? Buttati.”

    Cameron “E’ proprio perché mi sono buttata e mi sono fatta male che non ci provo più. Robert è adatto a me.”

    Cuddy “E’ una palla allucinante e lo sai.”

    Victoria e Allison si voltarono a guardare il capo che fino a quel momento era rimasta in silenzio.

    Cuddy “Chase è un bravo ragazzo, ma ti stancherai di lui e lui si stancherà di te perché prima o poi capirà che non sei tu e che per stare con lui stai perdendo un po’ di te stessa ogni giorno.”

    Allison la guardò negli occhi, poi abbassando lo sguardo con un sussurro rispose. – “Forse avete ragione, ma in questo momento sto bene dove sto. E poi lui, House, non è venuto a cercarmi, l’altra volta l’ha fatto.”

    Cuddy “Ieri mattina Foreman mi ha detto che House faceva i capricci perché non aveva il tuo caffè.”

    Allison per un attimo fece un grande sorriso e poi tornò a guardare il pavimento.

    Keane “Bene ora i segreti del nostro cuore sono fuori. Ora tocca a te Lisa. Perché non ti fai avanti con Wilson. Mi sembra gentile e pieno di premure.”

    Lisa arrossì, non si era mai sentita così allo scoperto come con loro.

    Cuddy “Ok, però sono il capo e posso decidere di non rispondere.” – Gli sguardi brucianti delle due la fece capitolare. – “Ma in questo momento mi sembra che siamo più amiche che altro. Wilson è già divorziato tre volte. Cavolo, non voglio fare la fine delle precedenti. Ho un orgoglio e poi lavora per me. Sarebbe imbarazzante. Troppo se la storia finisse male.”

    Keane “Buona motivazione. Che ne dite se sta sera andiamo ad affogare i nostri dispiaceri di cuore in un pub?”

    Cameron “Ci stai chiedendo di uscire come amiche?”

    Keane “In realtà vi stavo chiedendo di venire tutte e due nel mio letto!”

    Tutte e due la guardarono con la bocca spalancata.

    Keane “Ma certo che vi stupite per poco. Pensavo che dopo House foste abituate a battute del genere. Si certo come amiche! Che altro! Sono innamorata di un gay, ma io non lo sono. Mi piace troppo fare sesso con un uomo… con due, in effetti, ci devo ancora provare!” – Disse ridendo.

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    Prossimamente suoi vostri monitor:
    Preview: Attento House, scotta!

     
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    6 - Segreti di donna: Un'amicizia un pò improbabile sta nascendo al PPTH, Victoria, Alison e Lisa si sono praticamente confidate i loro amori impossibili e hanno deciso di passare la serata in un pub!

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    7 – Attento House, scotta!



    La mattina successiva tre donne entrarono affiancata nella lobby del PPTH.
    Tutte e tre indossavano gli occhiali da sole, nonostante la giornata di inizio dicembre fosse nuvolosa.
    Tutte e tre avevano il colorito del viso bianco, tendente decisamente a una lieve sfumatura di grigio.
    Tutte e tre sembravano a mala pena in grado di reggersi in piedi.

    Cuddy “La prossima volta lo facciamo di sabato sera.”

    Cameron “Perché, ci sarà una prossima volta?”

    Keane “La prossima volta non vi riporto in quel posto, Mojito, Manhattan e Americani erano troppo buoni.”

    Cameron “Mi ricordo del terzo americano poi più nulla.”

    Cuddy “Ne hai bevuti almeno sei.”

    Keane “Otto secondo la ricevuta che ho trovato nella tasca dei jeans.”

    Cameron “La prossima volta che usciamo assieme facciamo un pigiama party.”

    Keane “Non abbiamo più dieci anni.”

    Cameron “Beh, ma almeno saremmo riuscite a dormire un paio di ore filate se avessimo bevuto a casa di una.”

    Cuddy “Vero, ma ci saremmo perse lo strip di quel favoloso macho.”

    Si guardarono ridendo.

    Keane “Ridete piano… la mia testa sta per esplodere.”

    Cameron “La mia sta facendo il countdown!”

    Cuddy “La mia… boh non riesco a fare un pensiero logico. Andate ai vostri posti di lavoro e cercare di non uccidere nessuno per quanto possibile.”

    Vic/Cameron “Si capo!”

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    Dall’alto della balconata House aveva visto l’ingresso di quello strano terzetto. Lui non doveva essere al lavoro quel sabato, ma Wilson lo aveva convinto a controllare una sua paziente e per quanto avesse provato a dire di no l’oncologo era riuscito a strapparlo dal letto e a portarlo in ospedale.

    ---------

    House “Allora mie giovani menti. Abbiamo un caso che vi illuminerà la giornata.” – Annunciò entrando nello studio comune.

    Foreman “Di che si tratta?”

    House “Wilson ha una paziente di 35 anni in remissione da quattro da cancro al seno che ora non ci vede quasi più!”

    Foreman “Metastasi celebrali?”

    House “Se così fosse perché me ne dovrei occupare io? Kutner avanti, leggi l’anamnesi.”

    Kutner “Donna caucasica di 35 anni, ha eseguito quattro anni fa una quadrantectomia al seno destro per cancro rilevato con screening…”

    House “Si si lo sappiamo che lo screening fa tanto bene… vai avanti!” – Disse con i suoi amati pennarelli in mano.

    Kutner “Ha eseguito venti sedute di radioterapia e tre sedute di chemioterapia. Non si sono rilevate recidive. Ha partorito un bambino sano circa tre mesi fa. Da circa una settimane cefalee occasionali e da ieri forte dolore all’occhio destro con decremento importante della vista.”

    House “Che esami ci manda il buon Wilson?”

    Hadley “Una TAC cranio eseguita nella serata di ieri sera.”

    House “Tutto qua?”

    Taub “Questo è tutto ciò che abbiamo!”

    House “Allora io me ne torno a casa!”

    I paperotti si guardarono smarriti.

    House “E va bene, basta che la smettiate di tenere il broncio. Taub visita oculistica e anamnesi, vedi se la mammina o il papino fanno qualcosa di strano. Kutner vai a casa loro e Foreman, poiché è in punizione per l’altro giorno, laboratorio e tu tredici voglio che mi riesca ad ottenere la migliore risonanza magnetica possibile di quel bellissimo cranio, nel minor tempo possibile.”

    Hadley “Ma la Case Manager ha detto…”

    House “Tu puoi fare di meglio di Foreman mi auguro! Voglio quella risonanza qui in due ore al massimo.”

    Foreman “E tu che farai?”

    House “Oggi è la giornata degli U2. Andate e tornate vincitori miei prodi.”

    --------

    Taub “Signora Huber abbiamo bisogno di sapere cos’è successo. Cosa c’era prima del dolore.”

    Mrs Huber “Ma se non mi sta seguendo il dottor Wilson vuol dire che non ho una recidiva del tumore?”

    Taub “Signora Huber, al momento, dagli esami in nostro possesso, lo stiamo escludendo, ma per averne la certezza dovremo fare altre analisi. Ora mi dica come è iniziato il dolore all’occhio.”

    Mrs Huber “Non mi farete mica entrare in quel tubo chiuso dove si sente tutto quel fracasso? Ho paura. Non mi piacciono i luoghi chiusi.”

    Taub chiuse gli occhi, respirò a fondo e cercando di recuperare la calma. - “Signora è importante che mi dica cosa c’era prima del dolore.”

    Mrs Huber “Come vuole. Io stavo bene, benissimo, finalmente avevo il mio bambino per il quale ho tanto patito ed ero felice.”

    Taub “Ma lei si sentiva bene?”

    Mrs Huber “Benissimo, mai sentita meglio. Beh in realtà un po’ di stanchezza e un po’ di mal di testa, ma penso che sia una cosa di tutti i neo genitori. Il mio bambino è tanto bravo dorme tra le tre e le quattro ore la volta e piange pochissimo, però ero un po’ stanca, sa con l’allattamento e con le cose da fare a casa.”

    Taub “Lei allatta?”

    Mrs Huber “Si certo, l’ostetrica mi ha detto che è importante per il suo sistema immunitario, ma solo di notte, di giorno gli do il biberon.”

    Taub “Da quanto ha questa stanchezza?”

    Mrs Huber “Pensa che sia importante dottore?”

    Taub cercò di reprimere un moto di impazienza che gli stava salendo dal profondo.

    --------

    Hadley “Avanti Andy ho bisogno di una semplice risonanza al cranio.”

    Inf. Andy “Se aspetti quattro ore avrai la tua risonanza.”

    Hadley “Ma io non ho tutto questo tempo! House mi farà fuori se non gliela porto entro un’ora.”

    Inf. Andy “E la Keane mi farà saltare le cervella se sa che aiuto House.”

    Hadley “Avanti Andy, non voglio nemmeno il referto di un radiologo, ci arrangiamo noi.” – Gli disse inumidendosi le labbra.

    Il ragazzo ripeté il gesto. - “Sei impegnata?”

    Hadley “Libera come l’aria. Dai Andy, so che tu ce la puoi fare, del resto la Keane mi pare faccia solo la voce grossa, non sarà quel genio che tutti dicono.”

    Inf Andy “Beh non so, è piena di master, ma quando è arrivata oggi aveva un’aria spaventosa, sembrava quasi fatta.”

    Hadley “Quindi, magari, se mi fai questo favore, lei non se ne accorgerà nemmeno, aiuteresti la mia paziente e io potrei… diciamo ricambiare in qualche modo.”

    Il ragazzo era partito per la tangente. – “Beh forse, facendo un eccezione per te… poteri anche farla.”

    --------

    Chase “Hei ciao.”

    Cameron “Parla piano te ne prego.”

    Chase “Com’è andata l’uscita solo donne?”

    Cameron “Fantastica a parte il post sbornia!”

    Chase “Ti sei ubriacata?”

    Cameron “A dir la verità non ricordo nemmeno come ho fatto a finire sul divano della Cuddy. Quindi presumo di essermi decisamente ubriacata.”

    Chase “E?” – Disse con un po’ di rancore che lei non sembrò cogliere.

    Cameron “E cosa?”

    Chase “Mi ricordo molto bene cos’è successo quella volta quando ti sei fatta!”

    Gli occhi di Cameron lampeggiarono di rabbia. - “Non mi pare tu ti sia tirato indietro con molta convinzione quella volta!”

    Chase “No, io intendevo dire che perdi il controllo quando abbatti certe barriere!”

    Cameron decisamente arrabbiata - “Per tua informazione avevo indosso tutti i miei vestiti e tutta la biancheria era al suo posto quando Victoria mi ha svegliato questa mattina.”

    Chase “Cameron non intendevo… “

    Cameron “Cameron adesso? Fantastico! Chase quella è la porta! Tornate in sala operatoria o da qualunque posto tu sia venuto.”

    Chase “Allison, scusami, non volevo.”

    Cameron “Fuori di qui! La testa mi sta per esplodere e se non vuoi essere investito quando succederà levati!”

    Chase “Come vuoi. Scusami Allison.” – Disse lasciandola sola.

    Cameron si prese la testa tra le mani, chiuse gli occhi e cercò di fare un pensiero sensato. Ma perché me la sono presa tanto? Forse perché ha abilmente sottointeso che sono una sgualdrina che va a letto con chiunque quando sono sotto l’effetto di droghe e di un po’ d’alcol? Ma perché mi ha dato tanto fastidio che mi abbia chiamato Cameron? Forse perché è il mio ragazzo e dovrebbe chiamarmi con il mio nome… oddio sto andando in paranoia. Ho bisogno di un caffè, un buon caffè che mi svegli. Caffè. Dove trovo del caffè? In caffetteria! Logico no?

    ----------

    Cameron si diresse in caffetteria ma c’era una notevole folla e il rumore era insopportabile per la sua povera testa.

    Chiuse gli occhi. E adesso che faccio? L’immagine di una tazza rossa gli passò davanti. Oh si potrei farmelo. E se lo incontro? Beh non voglio far niente di male. Voglio solo un po’ di caffè e poi è sabato, figuriamoci se c’è.

    -------

    Cameron prese un ascensore e si ritrovò senza sapere bene come davanti allo studio comune di diagnostica. Non c’era nessuno, ma vide dei libri aperti sul tavolo e delle giacche posate sulle sedie. Allora qualcuno c’era. E lui c’era?
    Dette una sbirciatina veloce allo studio comune e poi allo studio di House. Nessuno in vista.
    Si diresse velocemente al macchina del caffè. Mentre l’acqua bollente si mischiava con il caffè si mise a dare occhiata in giro.
    La tazza rossa, la “sua” tazza rossa.
    La lavagna con la sua calligrafia.
    I libri, la sedia dove si sedeva di solito.
    Il computer dove di solito sbrigava le commissioni per lui.
    Per un attimo le sembrò di essere tornata a casa.

    Poi lui entrò.

    Lui accennò un sorriso e lei ricambiò.

    House “Cameron il mio caffè.”

    Lei si voltò gli versò il caffè nella sua tazza rossa e ne versò dell’altro per se in una delle tazze nere. Gli portò il “suo” caffè.

    Gli allungò la tazza e lui allungò la mano per prenderla.

    Le dita si sfiorarono, indugiando per qualche secondo su quel contatto. Si guardarono negli occhi per diversi secondi, poi lei sorrise e gli disse - “Attento House, scotta!” – Detto questo se ne andò e lo lasciò solo.

    ----------

    House rimase fermo immobile con la tazza di fumante caffè in mano. Che cos’era successo? Lei che ci faceva lì? Perché era bionda? Tutto quello che era successo negli ultimi mesi sembrava scomparso. Portò la tazza alle labbra e ne bevve un lungo sorso e in quel sorso ricordò molte cose, ma soprattutto dei bellissimi occhi verdi che gli dicevano che gli sarebbe mancato.

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    fine settimo capitolo!

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    Allora? Vi avevo detto che meritava almeno per le ultime 15 righe!!! :iloveyou:
    Io no scritrice sadica :evviva: ! Almeno per ora ;)
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    8 – Grazie per il Vicodin.



    Foreman “Cos’è House, hai imparato a farti il caffè da solo?” – Gli chiese il neurologo rientrando nello studio seguito dal resto dei paperotti, vedendo il suo capo con la tazza rossa alle labbra.

    Kutner “Mmmm, che buon profumo!”

    House “Quindi il caffè lo vedi anche tu?”

    Kutner “Si certo.”

    Kutner si diresse verso la macchinetta e fece per versarlo.

    House “Non lo fare! È mio! È tutto mio quel caffè. Porta il bricco nel mio studio.” – Gli disse indicando la sua scrivania.

    Foreman “House non è il caso di fare casino per un po’ di caffè e poi abbiamo un po’ di risultati.”

    House “Kutner rimetti il bricco al suo posto. Foreman scrivi! Speriamo che almeno questo tu lo sappia fare. Dov’è tredici?”

    Lei arrivò di corsa. – “Ho fatto la risonanza.”

    House “Tutto questo tempo ti ci è voluto?”

    Hadley “Per ottenere il posto meno di dieci minuti, per fare entrare la signora Huber circa 45, non ne voleva sapere, ho dovuto sedarla.”

    House “L’hai fatta refertare?”

    Hadley “No, pensavo che visto che abbiamo il neurolgo, non ci servisse il parere di un radiologo e poi non volevo farmi trovare dalla Keane!”

    House “Bene, l’iniziativa è apprezzabile. Taub hai ottenuto altro?”

    Taub “Riferisce stanchezza, ma potrebbe essere imputabile al fatto che si occupa del neonato.”

    House “Da sola?”

    Taub “Si, il marito fa i turni in un cantiere edile.”

    House “Poi?”

    Taub “Ho notato delle piccole scottature sulla punta delle dita, dice che non si è accorta di aver messo le mani nell’acqua bollente dello scalda biberon. La visita oculistica ha evidenziato un’infiammazione del nervo ottico.”

    House “Interessante. Foreman scrivi: astenia, neuropatia del nervo ottico e diminuzione della sensibilità periferica. Kutner.”

    Kutner “Niente di straordinario, la casa era un po’ in disordine, ma le stoviglie erano pulite. Ho visto che sul frigorifero c’erano i turni di una colf, va due volte alla settimana per stirare e fare i lavori più pesanti.”

    House “Prodotti chimici?” – Disse dopo aver bevuto un altro sorso dalla sua tazza rossa.

    Kutner “Tutti rigorosamente neutri e a basso impatto ecologico.”

    House “Non sembra ambientale. Tredici, la risonanza!”

    La Hadley sistemò la lastra sul trans illuminatore. – “A me sembra pulita.”

    Foreman. “Forse c’è un po’ di infiammazione attorno al nervo ottico. Infezione?”

    Tutti la guardarono ma nessuno sembrava aver idea di cosa potesse essere.

    Hadley “Facciamo un prelievo di liquor?”

    House prese la sua tazza rossa e guardò con interesse quella lastra. Bevve ancora il “suo” caffè. – “Foreman, che dice il laboratorio?”

    Foreman “PCR moderatamente elevata, emocromo, biochimico, immunoglobuline e TSH nella norma. C’è però un rialzo moderato degli anticorpi antinucleo. Lupus?”

    House continuava a contemplare la lavagna, in silenzio mentre continuava a sorbirsi il caffè, già si vedeva il fondo del bricco. Dopo aver bevuto anche l’ultimo sorso disse:”Abbiamo bisogno di un’immunologa!”

    Foreman “Perché?”

    House lo guardò fulminò con gli occhi: “Che cosa sono gli ANA?”

    Foreman “Degli auto anti corpi.”

    House “Che figura medica si occupa degli auto anti corpi?”

    Foreman “L’immunologo.”

    House “C’è qualcuno con questa specializzazione qui dentro?” – Fece scorrere gli occhi sui presenti. – “Io non ne vedo. E voi? Tu sei un neurologo, io un nefrologo e un infettivologo, tredici un’internista, Taub un chirurgo plastico e Kutner medicina sportiva e riabilitativa. Mi sono forse perso una vostra specializzazione?”

    Foreman “No ma… “

    House “Cioccolatino… vedi di non rompere troppo o ti rispedisco al mittente! Andiamo a chiedere un consulto.”

    Foreman “Al pronto soccorso?”

    House “Sai dove trovare un’altra immunologa con delle gambe sexy?”

    Foreman preferì tacere e buttò gli occhi al cielo.

    ----------

    House “Cameron!” – Gli disse entrando nel suo studio seguito dai suoi paperi.

    Cameron alzò la testa dalle cartelle che stava compilando, aveva preferito occuparsi della burocrazia invece che dei pazienti, del resto, non ne sarebbe stata in grado.

    Cameron “Abbassa la voce o la mia testa potrebbe esplodere.”

    House “Di che ti sei fatta questo giro?”

    Cameron “LSD, Extacy e Crack, tutto assieme questa volta. Che vuoi?”

    House “Sei in grado di far connettere i due neuroni che ti sono rimasti e di farmi una diagnosi differenziale?”

    Cameron “Non lavoro per te.”

    House “Ho bisogno di un consulto e del resto il pagamento l’hai già avuto in anticipo.”

    Cameron “Per una tazza di caffè fai tante storie? E poi l’ho fatto io.”

    Foreman “Ora ho capito chi l’ha preparato quel caffè.”

    House “Cioccolatino! Silenzio. Allora Cameron ci fai una consulenza per una neomamma?”

    Cameron “Neomamma eh? Com’è che ricorri al mio lato umano solo quando hai un tuo tornaconto?”

    House “Su, avanti! Poche chiacchiere e più lavoro.”

    Cameron “Ok, ok basta che la smetti e tieni bassa la voce. Dimmi che hai.”

    House “Foreman ragguaglia l’immunologa.”

    Foreman “Donna di 35 anni, ha eseguito una quadrantectomia quattro anni fa, ha partorito il suo primo figlio tre mesi fa. Da due settimane cefalee ricorrenti, astenia, insensibilità periferica, dolore oculare con parziale cecità. PCR e ANA sono alterati.”

    Cameron “Che esami strumentali avete?”

    Foreman “Una TAC e una risonanza.”

    Cameron chiuse gli occhi e cercò di respirare lentamente. La luce del trans illuminatore probabilmente le avrebbe causato un forte dolore, tanto da darle la sensazione di perforarle il cranio.
    Aprì gli occhi con lentezza e cercò di resistere all’impulso di richiuderli.
    Con calma cominciò a studiare le lastre.

    Keane “Allie hai richiesto tu quella RMN?”

    Quella voce la fece sobbalzare.
    Allison si voltò e vide una furente Victoria di fronte a se. Gli occhi erano arrossati e la pelle del viso era tirata.

    Cameron “No, mi è stato richiesto un consulto.”

    Keane “Fantastico allora sei stata tu!” – Disse rivolta alla Hadley.

    Hadley “A fare cosa?”

    Keane “Non fare l’innocentina con me! Hai sedotto un infermiere per farti inserire una paziente nella lista delle RMN urgenti.”

    Hadley “Ma come le viene in mente?”

    Keane “Non sono stupida! Non si permetta mai più di fare una cosa del genere, ha solamente dimostrato di essere una sciacquetta e non una persona dotata di un cervello sveglio. Non era più facile venire direttamente da me a chiedere se c’erano altre possibilità?” – Si spostò verso House e lo guardò fisso negli occhi. – “Ti avevo avvertito! Vuoi saltare la coda! Passa da me! Idiota che non sei altro.”

    House “Sembri fatta! E comunque io ho solo detto che volevo una RMN non gli ho detto di procurarsela con mezzi poco leciti.”

    Keane “Tu sei il suo capo quindi sei responsabile per lei…” – Victoria si fermò di botto e cominciò a guardare le lastre della risonanza con molto interesse. - “Si è mossa la paziente mentre la stavate facendo?”
    Nessuno rispose.

    Keane “Hei Hadley parlo con te. Si è mossa la paziente?”

    Hadley “No l’abbiamo sedata, è claustrofobica.”

    Keane “Interessante.”

    Cameron e Keane cominciarono a guardare la lastra assieme. Si muovevano in sincronia. Testa piegata a destra. Testa piegata a sinistra. Ancora una volta a destra, ancora a sinistra.
    House intanto stava osservando due splendidi fondo schiena che anch’essi si muovevano in sincronia.

    House “Allora? Che vedi?”

    Keane “Ci sono delle piccolissime aree demielinizzante.”

    Cameron “Hai ragione! Come mai non te ne sei accorto? La vecchiaia che avanza?” – Disse ridendo.

    Foreman “Pensavo si trattassero di artefatti.”

    Keane “Non con questo macchinario e soprattutto non con la paziente sedata. Stessa diagnosi Allie?”

    Cameron “Se stai pensando alla sclerosi multipla allora si.”

    Keane “Esattamente!”

    Foreman “Ma le ANA sono indice più di un LES che di un SM.”

    House “In una percentuale non indifferente le ANA si alzano anche nella SM e il parto, ma soprattutto l’allattamento possono essere una causa scatenante di questa malattia latente. Buon occhio Keane. Buona diagnosi dottoressa Cameron. Pensavo che il pronto soccorso ti avesse rammollito. Sono quasi pentito di non aver assunto la stronza tagliagole! Almeno lei è una radiologa.”

    Keane “House! Noi non abbiamo ancora finito la nostra conversazione.”

    House “Per me è finita.”

    Victoria si avvicinò ad House. Ridusse gli spazi che le convenzioni sociali imponevano. Si alzò sulle punte dei piedi e a pochi centimetri dalle sue labbra cominciò a parlargli sussurrando in una maniera molto provocante. – “Sai Greg se mi vuoi portare nel tuo letto non mi devi far arrabbiare, altrimenti potrei diventare cattiva con te.”
    House si trovò con la schiena contro il muro. Non si era aspettato una reazione del genere. Urla forse, ma non di certo un tentativo di seduzione.
    Tutti i paperotti di House guardavano allibiti la scena. Taub e Kutner e anche Foreman invidiarono moltissimo il loro capo, avrebbero fatto volentieri il cambio.
    Victoria ridusse ulteriormente le distanze, i due corpi ormai erano separati solamente dai vestiti.

    House “Mi piace una donna intraprendente.”

    Keane “Oh, io lo sono! Non sai quanto!” – Detto questo gli baciò le labbra, ma non gli diede il tempo di approfondire il bacio.

    Cameron “VIC!”

    Victoria si ritrasse e guardò House con aria maliziosa. Si girò e fece per uscire dallo studio. Si voltò ancora verso House. – “Ah! Grazie per il Vicodin!” – Disse lanciando in aria il flacone di pillole. – “Ne avevo proprio bisogno per far passare questa maledetta cefalea.” - Aprì il flacone, lanciò una compressa in aria e la ingoiò al volo. – “Ciao Allie ci vediamo dopo. Ciao ragazzi.” – E si allontanò ancheggiando in maniera provocante.

    Un silenzio imbarazzante era sceso nella stanza. House si accorse di aver trattenuto il fiato e ora non sembrava in grado di muovere un muscolo. Con lo sguardo seguì l’incedere della bella infermiera. - “Che culo meraviglioso!”
    Allison scosse il capo sorridendo. – “Se prima avevo qualche dubbio ora so che è decisamente pazza.”

    House “E’ amica tua!”

    Cameron “E ne vado orgogliosa. Hai avuto il mio parere. Ora fuori dal mio studio, ho da fare.”

    House “Foreman, come mai un’infermiera e una crocerossina ti hanno battuto?”

    Foreman buttò gli occhi al cielo e uscì dallo studio seguito dai paperi.

    House “Iniziate la cura con gli steroidi, la cecità e il dolore regrediranno.” – Gli urlò dietro.

    Cameron “L’invito ad uscire era valido anche per te.”

    House “Cos’è mi hai invitato ad uscire con te? Pensavo che non fossi il tipo da tradimento. Ma forse Chase ti ha iniziato a nuove pratiche!”

    Cameron “Hai avuto la tua chance e l’hai persa. Ora fuori.” – Disse indicando la porta.

    House fece per andarsene, ma si voltò ancora verso di lei. – “Cameron voglio il “tuo” caffè.”

    Cameron “Esiste un caffetteria per avere del caffè.”

    House “Ma non fanno il tuo.”

    Cameron “Che vuoi House, niente giri di parole, la mi testa non sta collaborando molto in questo momento.”

    Lui sorrise. “Voglio due cose, che torni a farmi il caffè e che mi faccia una ricetta per il Vicodin che la tua amichetta mi ha appena sottratto.”

    Cameron “Vuoi che torni a lavorare per te?”

    House “Non leggere oltre a quello che ti sto chiedendo. Caffè e Vicodin mi sembrano due cose chiare e lineari.”

    Cameron sorrise. Prese il ricettario e gli fece la prescrizione da lui richiesta. – “Tieni!” – Disse allungando la ricetta.

    House “Per quanto riguarda il caffè?” – Disse afferrando il bordo del foglio per evitare di ripetere l’inopportuno contatto avuto poco prima.

    Cameron lo guardò negli occhi. – “Potrebbe capitare che io, necessitando di un caffè e che la caffetteria mi sia off limits per un qualche motivo, in quel caso potrei vagliare l’idea di passare per il tuo studio e di farne per me e per te.”
    House “Ok, affare fatto!” – Le disse uscendo dallo studio.

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    Quindi? Quante casse di pomodori mi arrivano in faccia questo giro? Ma se guardate c'è anche un pochino [molto] di Cotton :ehm: :ehm: :ehm: :love:

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    Dove eravamo rimasti:
    8 - Grazie per il Vicodin: House costringe Cameron a fornirgli un consulto. Vic si arrabbia con 13 e House per aver ancora una volta non rispettato le regole. Allie e Vic fanno la diagnosi per House. Per far capire ad House che sta facendo sul serio, Vic, con una manovra di seduzione gli ruba il Vicodin. Cameron e House raggiungono un accordo sul caffè ;) .

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    9 – Invidie e litigi



    Keane “Andy, mi hai molto deluso. Avevi un compito e non lo hai assolto correttamente solo perché una bella donna ha sbattuto le ciglia. Hai profondamente deluso la classe infermieristica, già veniamo considerati come inetti e stupidi, tu ti metti a fare anche il casca morto!”

    Andy “Mi spiace Victoria.”

    Keane “Dottoressa Keane!”

    Andy “Si dottoressa Keane, non si ripeterà più.”

    Keane “Me lo auguro. Per questa settimana sei assegnato in pediatria.”

    Andy “Cosa?”

    Keane “Sarai un membro della clow terpapy fino al prossimo sabato alle 2 del pomeriggio.”

    Andy “Ma dottoressa Keane …”

    Keane “Se questo non ti piace, andrai in obitorio a vestire e truccare i cadaveri. Che scegli?”

    Andy “La pediatria, dottoressa Keane.”

    Keane “Bene, il dottor Smith e la sua equipe ti aspettano.”

    Andy “Le assicuro che non si ripeterà!” – Disse uscendo mogio.

    Keane “Molto bene.”

    Victoria finalmente tornò a respirare.

    Inf. “Hai fatto la cosa giusta.”

    Keane “Non ne sono così sicura Melany. Detesto punire le persone, questa parte la dovrei lasciare alla dottoressa Cuddy.”

    Inf. “Ma così ti rispetteranno di più e vedranno che non sei succube della dottoressa Cuddy.”

    Keane “Grazie Melany, avevo bisogno delle tue parole di incoraggiamento.”

    Inf. “Posso diffondere la punizione?”

    Keane “Certo, ma Melany, non affiggere i cartelli, non devono sapere che te l’ho permesso.”

    Inf. “Si certo. Farò solo un po’ di gossip.”

    Keane “Non esagerare!”

    Inf. “No, farò lo stretto necessario.” – Guardò Victoria negli occhi e per un attimo si accigliò. – “Se posso permettermi, devi andare a mettere nello stomaco qualcosa non sembri in forma oggi.”

    Keane “Si hai ragione, ieri sera abbiamo esagerato, ma volevo finire la programmazione per gli esterni della settimana prossima.”

    Inf. “Ci posso pensare io. Te lo dico come se fossi mia figlia, vai a mangiare.”

    Keane “Grazie Melany.”

    Inf. “Di nulla, se ci sono problemi ti avviserò.”

    Keane “Grazie.”

    ----------

    House scese in farmacia per rifornirsi del suo stupefacente preferito.
    Estrasse dalla tasca la prescrizione e la allungò al farmacista. Il farmacista fece uno sguardo sorpreso che House non notò perché era troppo preso dal guardarsi che la Cuddy non gli arrivasse alle spalle e lo costringesse a fare delle ore in ambulatorio anche di sabato.
    Il farmacista gli preparò il flacone, House lo prese e senza nemmeno guardarlo lo infilò in tasca.
    Finalmente si allontanò dall’ambulatorio, era salvo, la Cuddy non lo aveva intercettato. Entrò in ascensore e con un movimento ormai meccanico prese il flacone, lo aprì, fece scivolare due pillole sul palmo della mano e con un gesto veloce le fece arrivare infondo alla gola.
    Stava per mettere via il flacone quando l’occhio gli cadde sul nome del farmaco: paracetamolo e codeina 1000 mg.

    House “Mi hanno fregato in due e due volte!” – Disse ridendo. – “Ora la vendetta mi spetta di diritto.”

    ----------

    Chase “Hei! Come mai qua di sabato?” – Gli chiese sedendosi sul divanetto accanto a Foreman.

    Foreman “House ha un caso, o meglio aveva perché è stato risolto brillantemente dalla tua ragazza e dalla Keane!”

    Chase “Che centrano Allison e la Keane?”

    Foreman “House ha chiesto un consulto a Cameron, sai le ANA erano alterate e lui si è impuntato su una malattia autoimmune.”

    Chase “Era così?”

    Foreman “Sclerosi multipla! Ma la cosa che mi ha dato fastidio è che la Keane ha visto una demielinizzazione minuscola che io non avevo visto.”

    Chase “Lei è addestrata nelle lettura delle lastre, tutti mi stanno dicendo quanto sia in gamba.”

    Foreman “Troppo in gamba per i miei gusti! È solo un’infermiera!”

    Chase “Avresti preferito fosse un medico?”

    Foreman “Beh, mi sentirei meno, come dire… umiliato se fosse una collega!”

    Chase “Da quel poco che la conosco posso dire che se fosse un medico non la finirebbe più di fartelo notare! Sai, alla House!”

    Foreman “Oh si, ho presente. Ogni volta che mi giro lui è lì e sembra dirmi “Da un’infermiera ti sei fatto fregare!” Mi sento lo zimbello del giorno.”

    Chase “Ho assistito a uno scambio verbale Keane/House e ti posso dire che è stato esilarante. Come mai era presente al consulto?”

    Foreman “Chi?”

    Chase “La Keane?”

    Foreman “La Hadley ha sedotto un infermiere per ottenere il posto alla RMN, la Keane l’ha scoperto ed è venuta giù a fare la ramanzina sul fatto che House non si può permettere di superare la fila senza il suo permesso.”

    Chase “Ah si ho sentito di queste regole. Noi non abbiamo mai avuto grossi problemi quando lavoravamo per House, se non un paio di volte con la Cuddy.”

    Foreman “La Cuddy in confronto sembra Madre Teresa!”

    Chase “Che ha combinato?”

    Foreman “Ha praticamente dato della poco di buono alla Hadley e poi davanti a tutti ha cercato di sedurre House.”

    Chase “Davanti ad Allison?”

    Foreman “Già! Cameron non si è praticamente scomposta! E le intenzioni della Keane erano altre. Gli ha fregato il Vicondin.”

    Chase “Sarà diventato una iena.”

    Foreman “Non si è scomposto più di tanto nemmeno lui, ha solamente fatto un apprezzamento sul suo fondo schiena.”

    Chase “Avrei voluto esserci!”

    House “A fare cosa? A guardare il sedere di una infermiera strafiga? O a farsi baciare da un’infermiera strafiga?” – House gli diede uno scappellotto dietro la testa.

    Chase “Ahi!”

    House “Non fare pensieri impuri! O lo dico a Cameron! Cioccolatino che ci fai qua? Non sei andato a informare la paziente dei suoi lunghi e atroci anni che le restano da vivere?”

    Foreman “Non ancora è con suo figlio, volevo lasciarli tranquilli.”

    House “Pensavo che senza Cameron la squadra sarebbe stata un po’ meno mollacciona! Vai a fare il tuo dovere!”

    Foreman si alzò dal divanetto senza molta convinzione. – “Ci vediamo in giro!”

    Chase “Ok ciao!”

    House “Hei Foreman! Parlale anche dell’interferone!”

    Foreman “Ma!”

    House “Fallo e basta, non è un’opzione. Meglio rischiare di rovinarsi il fegato che morire soffocato con la propria saliva.” – Fece per allontanarsi, ma si voltò verso Chase. – “Ah canguro, di a Cameron che sta scherzando con il fuoco!”

    Chase “Che vuol dire?”

    House “Lei lo capirà!” – E se ne andò.

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    Cameron “Ciao Vic!”

    Keane “Hei! Ciao Allie. Come vanno i postumi?”

    Cameron “Decisamente meglio. I tuoi?”

    Keane “Il Vicodin fa miracoli! Ah, Allie non te la sarai presa per prima? Con House intendo?”

    Cameron “No affatto! È stato divertente. Mi sembrava di assistere un round House vs House, non sono cose di tutti i giorni.”

    Keane “E’ stato divertente e la sua faccia è stata impagabile.”

    Cameron “Avrei voluto vedere la sua quando si è accorto che invece di prescrivergli il Vicodin, come mi ha chiesto, gli ho prescritto paracetamolo e codeina.”

    Keane “Oh! Intraprendente la ragazza.”

    Cameron “Mai quanto te.”

    Keane “Basta solo un po’ di pratica! Devo raccontati della scommessa che House ha in ballo con la Cuddy.”

    Cameron “Ok. Intanto ci sediamo?”

    Keane “Certo. Oggi si mangia leggero?” – Disse guardando lo yogurt e la mela di Cameron.

    Cameron “Dopo ieri sera penso di aver bisogno di un paio di giorni per smaltire l’alcol, nemmeno tu sembri di appetito.” – Disse guardando la sua insalata.
    Si sedettero in un tavolo in disparte.

    Cameron “Allora, questa scommessa?”

    Keane “Hanno scommesso che entro la fine dell’anno House riuscirà a portarmi a letto.”

    Cameron la guardò a bocca spalancata.

    Keane “Tranquillizzati, non è mia intenzione far vincere House. Sto solo giocando per stuzzicarlo un po’.”

    Cameron “Non è che poi cambi idea?”

    Keane “No, figurati non lo farei mai. E poi siamo decisamente troppo simili! Anche solo per un po’ di sesso potremmo scannarci!”

    Cameron si mise a ridere. – “Si hai ragione! Siete decisamente troppo simili. Perché me l’hai detto?”

    Keane “Preferisco mettere le cose in chiaro fin da subito, mi piacerebbe molto avere la tua amicizia e non voglio rovinare tutto come faccio di solito.”

    Cameron “La mia amicizia ce l’hai già e sono felice che tu abbia voluto mettere in chiaro le cose.”

    Keane “Ottimo! Allora amiche?” – Disse tendendole la mano.

    Cameron “Si amiche!” – Le disse stringendo la mano tesa.

    Si sorrisero, amiche, alleate, complici.

    Cominciarono a mangiare raccontandosi la giornata lavorativa.

    -----------

    Chase “Ciao Allison. Dottoressa Keane!”

    Keane “Dottor Chase mi può chiamare Victoria.”

    Chase “Allora Victoria mi può chiamare Robert.”

    Allison lo ignorò completamente. La tensione tra i due era palpabile. Victoria fece scorrere lo sguardo da uno all’altra.

    Keane “Se volete me ne vado.”

    Cameron “No! Tu rimani! Il dottor Chase se ne sta andando.” – Disse alzando la voce.

    Chase “Fino a quando hai intenzione di tenere il broncio?”

    Cameron “Fino a quando non mi sarà passata. Sai non è il massimo sentirsi dare della sgualdrina dal proprio ragazzo!”

    Chase “Non è quello che ho detto.”

    Cameron “Ma l’hai chiaramente sotto inteso!”

    Chase “Ti stai comportando come una bambina viziata!”

    Cameron “Il figlio di papà sei tu! Non io!”

    Victoria cercò di farsi piccola, piccola e di non intervenire, ma la discussione si era alzata di parecchi decibel.

    House “Che succede qua? La coppia dell’anno sta scoppiando!”

    Cameron “House! Non sono fatti tuoi.”

    House “Li hai fatti diventare quando li hai urlati per tutta la mensa.

    Cameron si guardò attorno e vide che tutti i presenti li stavano fissando ammutoliti.

    Allison arrossì violentemente, si alzò dal tavolo e corse via.

    Chase fece per seguirla, ma Victoria si alzò e gli disse – “Fermo lì tu! Hai fatto abbastanza casini per oggi.” – E la seguì.

    House “Complimenti canguro. Ne hai fatto arrabbiare due in un colpo solo. Devi dirmi il tuo segreto.”

    Chase non gli rispose, strinse i pugni e se ne andò.

    La folla era ancora ammutolita e guardava House, lui se ne accorse e urlò – “Lo spettacolo è finito! Tornate al lavoro! O ingozzatevi di cibo, tanto il risultato è quello!”

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    Victoria raggiunse Allison nell’ascensore. Era in lacrime.

    Victoria aprì le braccia e Allison vi si accasciò. – “Stai piangendo perché hai litigato con Chase o perché ora House sa che le cose non vanno bene tra voi.”

    Le spalle erano scosse dai singhiozzi e non rispose.

    Keane “Ok, va bene così, ho capito. Andiamo nel mio studio, là potrai urlare, piangere o fare qualsiasi altra cosa tu vorrai, non ci sentirà e non ci vedrà nessuno.

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    Non sarà esattamente Cotton, ma questo capitolo mette le basi per il futuro! :che billo:

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    Dove eravamo rimasti?
    9 - Invidie e litigi: Foreman è infastidito dal fatto che Victoria abbia notato la lesione e se ne lamenta con Chase, il quale viene a sapere che Cameron fa dei consulti per House. Allison e Robert hanno una discussione in mensa e House interviene per farli smettere. Cameron fugge dalla sala seguita da Victoria.

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    10 – Confessioni



    House “Wilson!” – Disse entrando senza bussare nello studio del suo amico-oncologo-confessore preferito.

    Wilson era intento a compilare delle ricette e sussultò alla voce di House. – “Prima o poi mi farai venire un infarto!”

    House “Devo parlarti!” – Disse mentre richiudeva la porta alle sue spalle.

    Wilson “Di cosa?”

    House “Secondo te la Keane è lesbica o era solo una battuta?”

    Wilson “Per la popolazione maschile mi auguro fosse solo una battuta.”

    House “Mi ha baciato!”

    Wilson “Chi? La Keane?”

    House “Si, in pronto soccorso.”

    Wilson “E di grazia, per quale motivo l’avrebbe fatto?”

    House “Per fregarmi il Vicodin.”

    Wilson “Penso di voler approfondire questa conoscenza superficiale. Ti sei fatto fregare il Vicodin? Come ha fatto?”

    House “Adesso non esagerare! Me la sono ritrovata appiccicata che mi si strusciava. Sai… in quei momenti non sono i neuroni a comandare e così mi ha preso il Vicodin.”

    Wilson “E tu?”

    House “E io cosa? Avevo gli occhi di Cameron e di tutti i paperi addosso, che dovevo fare? Sbatterla sul bancone?”

    Wilson “Davanti a Cameron?”

    House “Sembra proprio che io non le interessi più, ha solamente riso, oppure lei sa che la Keane è lesbica e quindi non ha nulla da temere.”

    Wilson “Che dovrebbe temere Cameron? Victoria ha baciato te non Chase.”

    House “Ah, questa ti manca.” – Disse con un sorriso cattivo in volto. – “I teneri innamorati sono nel pieno di un litigio.”

    Wilson “Perché hanno litigato?”

    House “Sai che non amo origliare.”

    Wilson “Si, proprio tu che non origli! Quando mai? Dimmi che hai sentito!”

    House “Sei proprio una pettegola Wilson!” – Wilson buttò gli occhi al cielo. – “Non ho capito in quale circostanza sia successo, ma sembra che il canguro le abbia dato della sgualdrina!”

    Wilson “Chase non lo farebbe mai!”

    House “Oh si che lo ha fatto! Cameron non mente mai, soprattutto non quando è arrabbiata in quel modo. Non ha ancora abbastanza allenamento per mentire quando urla. In più avresti dovuto vedere il volto della Keane quando ha detto al canguro di stare fermo perché aveva già fatto troppi danni, sembrava stesse guardando un mucchio di rifiuti.”

    Wilson “E Cameron?”

    House “E’ arrossita ed è scappata dalla mensa.”

    Wilson “Sai dov’è ora?”

    House “Non ne ho idea, la Keane l’ha seguita. Perché? Vuoi andare tu a consolarla?”

    Wilson “Allison è una mia amica!”

    House “E da quando?”

    Wilson “Da quando ha cominciato a sopportarti.”

    House “Lei se n’é andata!”

    Wilson “L’hai costretta a farlo!”

    House “Niente affatto! Ha detto che da quel lavoro aveva ottenuto tutto che voleva, ha fatto i bagagli ed è corsa dietro a quel maledetto marsupiale.” – Disse con voce alterata dalla rabbia.

    Wilson “Potevi chiederle di restare. L’altra volta l’hai fatto!”

    House “L’altra volta ha voluto una cena con me che è stato un disastro su tutta la linea, questa volta che mi avrebbe chiesto? Una notte di sesso?”

    Wilson “Anche se fosse? Quando mai ti sei tirato indietro per una notte di sesso? Gratis poi?”

    House rimase in silenzio e si mise a fissare il pavimento.

    Wilson “Capisco. Per te non sarebbe stato solo una notte di sesso, ma magari non lo sarebbe stato nemmeno per lei.”

    House “Visti i suoi precedenti ho i miei grossi dubbi.”

    Wilson “Le stai dando anche tu della sgualdrina?”

    House “Stando con Chase che altro è?” – Disse urlando. Strinse la mano sul bastone e uscì dallo studio sbattendo la porta.

    Wilson “Oh mio Dio! Se non è una confessione questa, non so che altro possa essere.”

    ----------

    Keane “Allora Allie, mi vuoi raccontare cos’è successo?” – Le disse dolcemente mentre la faceva accomodare sul divanetto del suo studio privato.

    Allison era stretta a Victoria e sembrava un cucciolo indifeso.

    Keane “Puoi dirmi tutto, non uscirà da questa stanza. Te lo prometto.”

    Cameron “Tempo fa sospettai di avere l’HIV, un paziente siero positivo mi tossì in faccia il suo sangue. Pensai di morire. House ignorò la cosa, anzi ci andò giù pesante con me. Tenni per me della droga del paziente e quella sera mi feci. Volevo smettere di pensare, chiamai a casa mia Chase e facemmo molto sesso. Oggi lui mi ha sbattuto addosso il fatto che visto che ieri sera mi sono ubriacata potevo essere finita a letto con chiunque.”

    Keane “Lui sapeva che eri drogata?”

    Chase “Oh si. Gli dissi di non mettersi a fare il bravo ragazzo proprio in quel momento e lui mi ha dato ascolto, non ha fatto il bravo ragazzo.”

    Keane “Capisco. È cominciata così la vostra relazione?”

    Cameron “No. La relazione con Chase è iniziata dopo. In quel periodo mi sentivo frustrata e House certamente non mi stava dando una mano, del resto lui era nei casini più di tutti, così proposi a Chase di dividere il letto, solo il letto. Lui accettò, ma infranse la regola del nostro rapporto: niente amore, solo sesso.”

    Keane “Poi però l’hai infranta anche tu.”

    Cameron “Non subito a dir la verità. Ogni martedì mi ricordava che gli piacevo, all’inizio la cosa era stancante. Poi House lo ha licenziato e nel frattempo si era licenziato anche Foreman. Io ho avuto paura e ho pensato che avere una relazione con Robert non fosse poi un’idea così malvagia, del resto nei mesi di solo sesso eravamo stati bene assieme. Mi sono licenziata pure io. Idea stupida, ma in quel momento mi è sembrata la cosa migliore per me. Per salvarmi e per dimenticarmi una volta per tutte di House.”

    Keane “Ma le cose non sono filate così lisce.”

    Cameron “Già. Ogni volta che lo rivedo mi batte forte il cuore e i miei sentimenti tornano fuori con prepotenza. Mi sento una scema. Mi arrabbio con Chase per quello che mi dice quando in realtà sono una sgualdrina sul serio.”

    Keane “No, non lo sei. È solo autodifesa.”

    Cameron “Ma sto facendo del male a Chase!”

    Keane “Allora lascialo per giove!”

    Cameron “Non ce la faccio! Ho il terrore di ritrovarmi sola.”

    Keane “Sai che è meglio essere da sola per i motivi giusti che con qualcuno per i motivi sbagliati.”

    Cameron “Lo sai che stai dicendo un sacco di cazzate?” – Disse sorridendo timidamente.

    Keane “Ne dirò molte altre se serve per farti sorridere!”

    Cameron “Hei! Ma questo studio è fantastico.” – Disse rendendosi finalmente conto di dove si trovava.

    Keane “Stai divagando!”

    Lo studio era di un morbido azzurro pastello, una lato era interamente una vetrata che dava sul parco, il divano dove si trovava in morbida pelle, una grande scrivania in mogano dominava la stanza.

    Cameron “Caspita! Questo studio è meglio di quello della Cuddy!”

    Keane “Kruger non lo usava nemmeno quando era presente, così, con il consenso di Lisa, me ne sono appropriata. Ho fatto un po’ di cambiamenti, ma questo è il mio regno. In realtà non ci sto molto nemmeno io, di solito sono in sala lettura referti o al banco delle prenotazioni. Sto cercando di fare un po’ d’ordine, ma visto che ogni tanto devo stare per i fatti miei ho eletto questa stanza come mio tempio privato. Torniamo a parlare di House.”

    Cameron “Ora vorrei essere un capo dipartimento!”

    Keane “Per lavorare tra le cinquanta e le sessanta ore settimanali e avere uno studio tutto tuo in cui ci passi più o meno sette ore complessive in una settimana lavorativa? House? Ricordi? Eravamo qui per questo non per parlare della disposizione eccezionale del mio studio.”

    Cameron “Tra le altre cose! E poi per il prestigio!”

    Keane “Prestigio un accidente! Tutti mi guardano come un’infermiera. Non che ci sia nulla di male ad esserlo, ma la gente non capisce che so pensare. Parliamo di House?”

    Cameron “Dovresti metterti il camice bianco. House però non mette il camice, come medico lo considerano un Dio gli altri medici, ma come uomo lo considerano una fallimento su tutta la linea.”

    Keane “Torniamo a te e ad House.”

    Cameron “Hai una vista incredibile da qui. Perché no camice bianco?”

    Victoria alzò le braccia in segno di resa e si rassegno a rispondere ad Allison.

    Keane “No grazie, lavoro con solo tredici medici, ma con quaranta persone tra infermieri e tecnici, meglio che mi sentano vicina a loro che ai medici. Del resto so rimettere al loro posto i medici.”

    Cameron “Perché non hai fatto medicina?”

    Keane “Dovevo mangiare! In quel periodo c’era una forte carenza di infermieri, così non ho pagato le tasse universitarie perché sono sempre stata la prima del mio corso e mi pagavano pure come incentivo per non farmi cambiare carriera. A diciannove anni è una cosa importante riuscire a mangiare e studiare, del resto era comunque college, ho fatto i quattro anni. Poi mi hanno offerto la possibilità di fare un dottorato di ricerca a Toronto e da lì è iniziata la mia carriera e il mio successo in questo ambito.”

    Cameron “La tua carriera è stata folgorante.”

    Keane “Vero! Spesso ho fatto due master contemporaneamente.”

    Cameron “Come te lo hanno permesso?”

    Keane “Con una deroga del rettore, era un grande amico di mia madre e vedendo il mio impegno mi ha premiato.”

    Cameron “Il rettore della JH?”

    Keane “Si, aveva una grande stima di lei.”

    Cameron “Parli di lei al passato.”

    Keane “E’ morta che avevo diciotto anni, mio nonno mi ha diseredato e così ho lasciato tutto e ho dovuto lavorare per poter mangiare.”

    Cameron “Perché ti ha diseredato?”

    Keane “Per come ero nata. Sai, mi madre era una signorina di buona famiglia che si è fatta mettere incinta da uno sconosciuto, il nonno non l’ha presa molto bene. Mi ha vietato di usare il suo cognome. Ora porto quello della nonna, ma a me va bene così, quella parte della mia vita è terminata. Amava moltissimo mia madre e secondo lui io l’ho rovinata.”

    Cameron “Sei piena di sorprese Victoria Keane!”

    Keane “Non hai idee di quante. Pensi di fare pace con Chase prima o poi?”

    Cameron “In questo momento non so! Sono ancora arrabbiata. Domani forse.”

    Keane “Vivete insieme?”

    Cameron “Non ci avevo pensato! Sono senza casa.”

    Keane “Come sei senza casa?”

    Cameron “Beh le cose tra noi sembravano filare ed era uno spreco pagare due affitti, così il mio appartamento l’ho liberato.”

    Keane “Ok, ho capito, questa notte verrai a dormire da me, abbiamo più o meno la stessa taglia, così potrai attingere dal mio armadio.”

    Cameron “Non amo particolarmente i divani. Quello di questa mattina non era poi così comodo.”

    Keane “Ho due camere da letto libere se ti interessano!”

    Cameron “Si mi interessa!”

    Keane “Allora aggiudicate alla bionda signorina in rosa.”

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    Non so voi, ma io lo considero l'inizio di molte cose questo capitolo!

    :wub: :wub: :wub:



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    Preview: Voglia :wub:
     
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    Dove eravamo rimasti:
    10 - Confessioni: House va da Wilson per chiedere se secondo lui Victoria sia lesbica o meno, in questo scambio di battute House si fa sfuggire che considera Cameron una sgualdrina perché ora sta con Chase. Allison confida a Vic i propri dubbi e paure in merito alla relazione con Chase, ma non vuole parlare di House.

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    11 - Voglia



    Keane “Vieni, entra questo è mio piccolo regno.”

    Cameron “Ma è enorme questo appartamento! Come fai?”

    Keane “A potermi permettere questo appartamento?”

    Cameron “Già!”

    Keane “Sono un capo dipartimento, lo hai dimenticato?”

    Cameron “Ma non pensavo che prendessero così tanto!”

    Keane “Penso di prendere un po’ di più di altri, ma da quello che ho saputo, il dottor Wilson mantiene se stesso e tre ex mogli. Io devo mantenere solo me stessa.”

    Cameron “Penso che il mio ex appartamento sia grande come il tuo soggiorno.”

    Keane “Quando l’ho visto non ho potuto trattenermi, ma ne vale la pena.”

    Il soggiorno era enorme, forse un po’ vuoto, c’erano due grandi divani in pelle, un paio di tappeti persiani e un mega televisore al plasma.

    Keane “Non ho ancora finito di arredarlo, per ora ho solo i mobili che avevo a Boston. Mettiti comoda, a destra la cucina, a sinistra le camere, prendi quella che preferisci, ah, la cosa strepitosa di questa casa è che ogni camera da letto ha il suo bagno. Ah dimenticavo, camera mia è quella con la carta da parati blu.”

    Cameron sembrava una bambina al luna park. Entrò in ogni stanza e curiosò ovunque, scelse la camera con la carta da parati rosa. Il letto era in legno e sembrava essere di dimensioni King.

    Keane “Scelta?”

    Cameron “Oh si! Questa è fantastica.”

    Keane “Ottimo, vieni di là con me, così ti puoi scegliere i vestiti per i prossimi giorni. Sei sicura che non vuoi che vada a prendere un po’ delle tue cose da Chase?”

    Cameron “No, è meglio di no. Se tu vai a prendere le mie cose, la litigata si trasforma in rottura ed è una cosa per la quale adesso non mi sento pronta.”

    Keane “Come vuoi. Andiamo a fare shopping di biancheria intima?”

    Comeron “Oh si! Adoro fare shopping!”

    Keane “E quale donna non lo adora?” – Le chiese stupita.

    ----------

    Lunedì mattina Victoria e Allison si presentarono al lavoro assieme.
    Chase aveva chiamato Cameron più volte durante il week end, ma lei non aveva voluto saperne di rispondere, era ancora offesa, ma soprattutto non era certa di cosa voleva dirgli. Ne aveva parlato a lungo con Victoria, ma non era ancora pronta per un eventuale distacco.
    Allison e Victoria stavano per arrivare all’ascensore, quando furono bloccate da Chase.

    Chase “Ciao, possiamo parlare.”

    Cameron si irrigidì. – “Possiamo fare più tardi? Niente mensa però.”

    Chase “Già non è una buona idea.” – Le disse sorridendo.

    Keane “Se vuoi Allie puoi usare il mio studio, tanto non ci sono spesso.”

    Cameron “Ok, grazie. Ci vediamo all’ora di pranzo davanti alla TAC 1, va bene Robert?”

    Chase “Si Allison, ci sarò.” – E si allontanò.

    Keane “Che gli dirai?”

    Cameron “Non lo so ancora. Troverò qualcosa al momento.”

    Keane “Improvvisazione! La mia arte migliore. Vedi di non incasinarti ancora di più!”

    Cameron “Ci proverò.”

    Si diressero assieme verso gli spogliatoi.

    ----------

    House, contro i suoi stessi principi, era arrivato presto quella mattina, voleva controllare che cosa c’era nell’armadietto della Keane, giusto per cercare di capirla e avere munizioni contro di lei, fino ad ora era rimasto passivo, era il momento di contrattaccare.
    Con il fonendoscopio riuscì a trovare la giusta combinazione di quel lucchetto. All’interno c’erano dei camici, alcuni abiti di ricambio, alcuni numeri di un Medical Journal, un paio di numeri di riviste di Nursing, assorbenti, biancheria intima, un telo da bagno, un profumo, Boudoir di Vivienne Westwood, - “Ecco che cos’era il profumo che su di lei non riuscivo ad identificare.” – Un paio di cd dei Deep Purple che rubò, molte penne e nient’altro. Non era riuscito a scoprire nulla di interessante, solo i suoi gusti musicali, che erano praticamente identici ai suoi. Interessante!
    Visto che c’era aprì anche l’armadietto di Cameron, era curioso per natura, non voleva lasciarsi scappare un’opportunità simile. Anche qui trovò camici, abiti di ricambio, riviste mediche, un vecchio manuale di immunologia, telo da bagno, il suo profumo, Pure Poison di Dior. – “Lo stesso degli ultimi quattro anni.” - Caramelle e un paio di completino intimi, di cui uno finì misteriosamente nella sua tasca.
    All’improvvisò sentì delle voci, si doveva nascondere velocemente, entrò in una doccia.

    ----------

    Keane “Sta sera pensi di tornare nel tuo appartamento?”

    Cameron “Mi stai buttando fuori?”

    Keane “Assolutamente no! È divertente averti per casa.”

    Cameron “Non sono un cane!”

    Keane “Per fortuna che non sporchi! Se dovete fare la pace, non sono molto sicura che sia una buona idea che lo facciate a casa mia.”

    Cameron “Abbiamo una casa!”

    Keane “E’ quell’abbiamo che mi disturba!”

    Aprirono i loro armadietti, per Victoria notò qualcosa di strano, ma non riuscì a comprendere cosa. Vista la sua espressione, Cameron le chiese: “C’è qualcosa che non va?”

    Keane “Strano, mi sembrava di averli riposti con un altro ordine questi vestiti, forse mi sto sbagliando.”

    Cameron “C’è tutto?”

    Keane “Apparentemente si.”

    Cominciarono a svestirsi.

    Keane “Il completino blu ti sta bene, ma questo rosa su di te è un incanto.”

    Cameron “Devo dire che ti sta molto bene questo azzurro, te l’ho decisamente invidiato, ma la mia taglia era terminata.”

    Keane “Portare una quarta certe volte aiuta. Altre volte è un impedimento.”

    Cameron “Impedimento? Quando?”

    Keane “Ho visto un vestitino fantastico, ma il seno sembrava esplodere, quindi l’ho dovuto rimettere al suo posto.”

    Cameron “Dovresti chiedere alla Cuddy, House lo apprezza molto.”

    Keane “Non mi interessa farmi squadrare il seno, è una cosa che fanno spesso i miei sottoposti, cerco di fare un discorso serio e invece di guardarmi in faccia il loro sguardo finisce sul mio seno, la cosa è noiosa quando cerco di essere seria.”

    Cameron “Forse dovresti smettere di metterti quelli a balconcino.”

    Keane “Ma sono quelli che mi stanno meglio!” – Le rispose con voce quasi supplichevole. – “Altrimenti come faccio per ottenere tutto quello che voglio? In certe occasioni è utile che si distraggano da cosa ti stanno promettendo, ma sul lavoro faccio fatica a mantenere la concentrazione sulla mia faccia per più di due minuti.”

    Cameron “Chiedi a Lisa come fa con House!”

    Keane “Lo farò! Ma so per certo che quando deve chiedergli qualcosa la sua scollatura improvvisamente aumenta.”

    Cameron “Mi chiedo se House se n’è reso conto?”

    Keane “Non mi pare uno scemo, ma quando anche i migliori quando vedono certe cose pensano con l’inguine, del resto è assodato, non c’è abbastanza sangue per irrorare sia cervello, sia genitali contemporaneamente!”

    Si misero a ridere.

    ----------

    House nel frattempo aveva aperto di poco la cabina doccia e le guardava, ammirò i fisici perfetti di entrambi e si soffermò su quello di Cameron fino a quando qualcosa non lo attirò sui fianchi di Victoria. Una voglia a forma di cuore grande 4 forse 5 centimetri sul fianco destro. Un’immagine lo colpì in pieno. Lui che mordeva quella voglia con passione, solo che invece di spostare della lingerie azzurra, ne spostava della bianca. Vide Victoria con i capelli sciolti per un attimo ed ebbe la netta sensazione di averci passato le dita e di averli già baciati.

    ----------

    Victoria fece una treccia velocemente e li ributtò alle spalle.

    Cameron “Non li lasci mai sciolti. È un peccato.”

    Keane “Non posso far mangiare ai pazienti i miei capelli.”

    Cameron “Ma nemmeno fuori di qui.”

    Keane “Penso che sia un’abitudine acquisita dal college.”

    ----------

    House si era distratto e si erano praticamente rivestite. Solo a Cameron rimaneva la parte superiore della divisa da indossare e si riempì gli occhi di quell’immagine. Si stava decisamente eccitando. Vedere il tessuto di cotone scivolarle sulla pelle gli fece desiderare di essere quella divisa per poterla sfiorare, per poter stare a contatto con lei tutto il giorno. Poi il miracolo della pelle nuda cessò, ora erano entrambe vestite.
    Cameron e Keane uscirono dagli spogliatoi, lasciando House in balia dei suoi istinti.

    ----------

    House “Meno male! Sono salvo!”

    Stava per uscire in corridoio, ma altre voci lo raggiunsero e lo costrinsero a tornare nelle docce. Era l’ora del cambio turno delle infermiere.

    ---------

    House era nel suo studio molto pensieroso. Un notturno di Chopin era sembrato l’ideale per far vagare i pensieri e cercare di ricomporre i puzzle che aveva nella mente. Dopo aver trascorso oltre un’ora nello spogliatoio delle donne ed essersi eccitato inutilmente ora era privo di forze.
    Quanto spreco!

    Aveva mandato tutti i paperi in ambulatorio, tranne Foreman che stava facendo delle ricerche per uno studio sulla privazione di sonno. Nella sua mente continuava a passava dall’immagine di Cameron con la biancheria rosa a quella della voglia sul fianco di Victoria. Non riusciva a scrollarsi di dosso quella sensazione di aver dato un morso a quel cuore e al desiderio di mettere le mani e le labbra sulla pelle nuda di Cameron.

    Dio, chissà che sapore ha? È passato troppo tempo dal bacio. Quasi non ricordo più quella sensazione. Beh, non è proprio vero, ma è meno chiara.

    Wilson buttò la destra dentro al suo studio per vedere come stava. Dalla piccola discussione di sabato non si erano più ne visti ne sentiti.

    Wilson “Ciao.”

    House “Ciao.” – Mugugnò.

    Wilson “Che hai? Hai fatto un’altra scommessa con la Cuddy?”

    House “Come si fa ad essere certi se si ha fatto o meno sesso con una donna.”

    Wilson “Cioè ti sei svegliato accanto a una delle tue prostitute e non ti ricordi se l’hai fatto o meno?”

    House “NO! Loro non si fermano mai fino al mattino!”

    Wilson “Costano troppo? E allora?” – Chiese perplesso.

    House “Hai mai avuto la sensazione di averlo fatto con una persona solo perché ti ricordi un particolare di lei? Un segno?”

    Wilson “Tipo?”

    House “Una voglia a forma di cuore.”

    Wilson “Chi è che ha una voglia a forma di cuore?”

    House “La Keane su un fianco.”

    Wilson “Aspetta! A te sembra di ricordare di averci fatto sesso?”

    House “Si! Ma non ricordo l’occasione.”

    Wilson “Se l’hai fatto e non te lo ricordi sei più idiota di quanto pensassi!”

    House “Ho solo la sensazione di aver dato un morso.”

    Wilson “Aspetta, dov’è che Victoria ha questa voglia?”

    House “Sul fianco destro.”

    Wilson “E tu lo sai perché… ?”

    House “L’ho vista.”

    Wilson “Come? L’hai spogliata?”

    House “Ipoteticamente parlando potrei averla vista mentre si spogliava.”

    Wilson “L’hai spiata?”

    House “Non è stato intenzionale! Volevo solo vedere cosa ci fosse nel suo armadietto! Sai, per la vendetta. Mi ha pur sempre fregato il Vicodin.”

    Wilson “Ti sei infilato nello spogliatoio delle donne e l’hai spiata mentre si cambiava.”

    House “L’ho sentita arrivare e mi sono nascosto nelle docce.”

    Wilson “Era da sola?”

    House “No, era con Cameron!”

    Wilson “Hai spiato Cameron?”

    House “Era lì, non potevo mettermi i paraocchi e guardare solo la Keane!”

    Wilson “Non dovevi guardare nessuna delle due.”

    House “Mi sarei perso il meglio di quell’inutile sopralluogo. Parlavano della biancheria intima che avevano comprato, mi sembrava di essere nei miei sogni più sfrenati. Non dirmi che se ne avessi avuto l’opportunità non ne avresti approfittato?”

    Wilson “Probabilmente si! Ma per principio non sarei entrato in quel dannato spogliatoio.”

    House “Torniamo all’argomento principale di questa discussione. Come faccio a sapere se ci sono già stato a letto?”

    Wilson “Direi che non è il caso che tu glielo domandi direttamente, sai, le donne sono un po’ suscettibili in questi casi.”

    House “E allora in che modo?”

    Wilson “Giri di parole?”

    House “Non sono molto forte in questo! Su Wilson, dimmi come si fa a conquistare il cuore di un’infermiera?”

    Wilson “Dopo la nostra ultima chiacchierata pensavo che volessi il cuore di una certa immunologa.”

    House “Non so di cosa stai parlando! Ah, ho visto la tua terza moglie, è ancora arrabbiata con me!”

    Wilson “Tenendo conto che secondo lei tu sei la causa del fallimento del nostro matrimonio, penso di poterla capire.”

    House “Ma la causa non erano i vostri tradimenti reciproci?”

    Wilson alzò le braccia al cielo e uscì dallo studio, solo adesso si era reso conto del gioco dell’amico di fargli cambiare discorso.

    House “Hei! Come faccio a saperlo?”

    Wilson lo ignorò e tornò nel suo ufficio. Fece per alzarsi e inseguirlo, ma la Cuddy gli si parò davanti.

    Cuddy “House! Ambulatorio! Fila!”

    House “Ma raggio di sole! È così presto!”

    Cuddy “Fila o dico a Victoria di rubarti il Vicodin tutti i giorni.”

    House “Potrebbe essere interessante se lo fa come ha fatto sabato.”

    Cuddy “House! Fila!” – Disse indicando la porta.

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    Dove eravamo rimasti:

    11. Voglia: House vuole cercare qualcosa di interessante su Victoria così si intrufola negli spogliatoi e per non farsi sorprendere si nasconde nelle docce, riesce a vedere Allison e Victoria con in dosso solo la biancheria intima, ma nota anche una voglia su Vic che gli fa pensare di esserci già stato a letto. Allison e Chase si accordano per parlare dopo la loro litigata. House chiede consiglio a Wilson come fare per poter essere certo se in passato possa aver avuto dei rapporti sessuali con Victoria.

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    12 – Quello che ho imparato con House



    Chase stava aspettando Cameron già da cinque minuti buoni fuori dalla TAC numero 1 e ormai si era perso nei suoi pensieri quando venne riscosso dalle urla di una donna.

    Donna “Non voglio! Basta! Non pungetemi più.”

    Inf . “Signora dobbiamo fare la TAC con il mezzo di contrasto e posizionare l’ago è l’unico modo.” – Disse un’infermiera dall’aria timida e gentile.

    Donna “Mi ha già punto tre volte! Non mi tocchi più!”

    La giovane infermiera era sul punto di scoppiare a piangere.

    Keane “Che succede?”

    Inf. “Non riesco a prenderle la vena dottoressa.” – Sussurò.

    Donna “Lei è un medico? Le dica di non bucarmi più!”

    Keane “La cartella Elise, per piacere.” – Disse sorridendo sia alla paziente, sia alla sua infermiera.

    Quando l’ebbe ricevuta, lesse attentamente le indicazioni e le richieste del medico curante.

    Keane “Mi spiace signora Jonnes, ma è necessario posizionare l’ago.”

    Donna “Ma io non voglio.” – Piagnucolando.

    Keane “Benissimo, allora è inutile che rimanga qui, avvertirò il dottor Charles che preferisce essere dimessa.” – Come se stesse spiegando una cosa a un bambino di cinque anni.

    Donna “Ma io non voglio essere dimessa, voglio che scopriate che cos’ho.”

    Keane “Allora la TAC con il mezzo di contrasto è l’unica maniera che abbiamo per sapere che cosa c’è dentro il suo addome.”

    Donna “E’ proprio l’unica strada?”

    Keane “Si signora, è il modo migliore per non aprire la sua pancia inutilmente.”

    La donna comprese che una piccola puntura era nulla contro un intervento chirurgico. Rassegnata stese il braccio. – “Va bene, faccia pure.”

    Keane “Bene, Elise dove stai andando?”

    Inf. “Pensavo ci volesse pensare lei!”

    Keane “Affatto! Tu lo farai e io ti farò da supervisore. Con calma sono sicura che ce la faremo.”

    Donna “Ma è sicura?”

    Keane “Certamente!”

    Elise si preparò di nuovo tutto il materiale.
    Posizionò il laccio emostatico e cominciò a palpare il braccio alla ricerca di una vena decente.

    Inf. “Non ci sono molte possibilità, solo le vene centrali.”

    Keane “Signora, lei è mancina?”

    Donna “No, uso la destra.”

    Keane “Molto bene. Elise, posizionala sulla mano, mi sembra di averne vista una che fa al caso nostro.”

    Elise fece quanto richiesto e le fu facile reperire la vena proposta da Victoria. Disinfettò la cute, ed estrasse l’ago dalla confezione.

    Keane “Ora con calma, ingresso a 45° e scivola fino a quando il sangue non refluisce.”

    Elise fece come richiesto e in pochi attimi l’ago cannula era ripiena di sangue.

    Keane “Prima di sfilare il mandrino, togli il laccio e poi fissalo.”

    L’infermiera allentò il laccio emostatico, lo fissò alla pelle con del cerotto e sfilò la guida metallica. Finalmente Elise ricominciò a respirare, ma quando aveva smesso? Non poteva dirlo con sicurezza.

    Inf “Fatto!”

    Donna “Di già? È stata bravissima, non ho sentito nulla.”

    Keane “Molto bene, in bocca al lupo per tutto signora, arrivederci!”

    Donna “Dottoressa, grazie!”

    Keane “Non sono una medico signora, sono solo un’infermiera. Buona giornata.”

    Donna “Ma veramente è solo un’infermiera?”

    Inf. “Si! Ed è il miglior capo che io abbia mai avuto. Dirige lei il reparto.” – Disse orgogliosa.

    Donna “E’ la capo sala?”

    Inf. “No è la nostra capo dipartimento!”

    Donna “Questo si che è strano, un’infermiera che dirige un reparto!”

    L’infermiera sorrise e spinse la barella con sopra la signora verso la TAC numero 2.

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    Chase sorrise, non c’era dubbio, Victoria Keane era bava nel suo lavoro.

    Cameron “Che hai da sorridere?”

    Chase “La tua amica è molto brava con i pazienti, ma anche con i suoi sottoposti.”

    Cameron “Non assomiglia più ad House?”

    Chase “Nelle battute taglienti di certo, solo che sembra umana.”

    Cameron “Perché lo è. Vieni, il suo studio è per di qua.”

    ---------

    Entrarono nello studio, ma mantennero almeno un metro e mezzo di distanza l’uno dall’altro.

    Cameron “Che devi dirmi?”

    Chase “Sei ancora arrabbiata?”

    Cameron “Un po’ si in effetti.”

    Chase “Scusami, non so che mi è preso. Anzi si, lo so. Gelosia.”

    Lei sorrise. – “Preferirei avere la tua fiducia invece della gelosia, soprattutto visto che non ti ho dato motivo per dubitare di me.”

    Chase “Sai, dopo quel “ti amo” è difficile per me pensare che tu mi voglia.”

    Cameron “Quello è stato un errore e poi sto con te, vivo con te!”

    Chase “Ma se House ti volesse tu andresti da lui.”

    Cameron “Stai sentendo quello che dici?”

    Chase “Si, ci ho riflettuto molto ieri.”

    Cameron “Quindi vuoi che finisca tutto?”

    Chase “Non ho detto questo.”

    Cameron “Allora si più chiaro.”

    Chase “Mi da fastidio il fatto che tu gli faccia i consulti.”

    Cameron “Un consulto? Mi pare che tu per lui ne faccia una quantità spropositata, e ti lasci anche ricattare da lui.” – Disse alzando la voce con uno sguardo che se avesse potuto lo avrebbe incenerito. – “Non dovevi dirmi di accettare la proposta della Cuddy per tornare qui. Robert, sono un medico e faccio il mio lavoro e so di farlo bene. Fuori i veri motivi.” – Disse tornando un po’ più calma.

    Chase “Non mi dici mai che mi ami.” – Sospirò.

    Cameron “Lo sai che non mi sento pronta per dire qualcosa di così impegnativo e non tirare fuori il discorso del video, che sai benissimo che è un’altra storia.”

    Chase “Forse dovresti ripassare la base della psicologia, sai Freud e i suoi lapsus.”

    Cameron “Forse dovresti ripassarlo anche tu. Freud diceva anche che a volte un orologio è solo un orologio e nient’altro.” – Gli disse seccata.

    Chase “Mi spiace Allison, sul serio. Ho bisogno di te perché ti amo.”

    Cameron “Io sono qui Robert, ma devi fidarti di me, io di te mi fido.”

    Chase “Lo so. Proviamoci ancora. Torna a casa sta sera. Ti prego.” – Le disse allungando la mano verso di lei.

    Cameron ebbe un attimo di esitazione, ma poi si impose di allungare la mano e nel momento in cui si toccarono comprese di avergli mentito su tutto. Si costrinse di sorridere e di mantenere lo sguardo su Robert. Lui la tirò a se e lei glielo permise.
    Allison si strinse a lui, ma gli occhi si riempirono di lacrime, che cercò di rimandare indietro, tre anni con House erano serviti almeno a questo scopo, saper mentire, anche con il corpo.
    Costrinse il suo corpo a rilassarsi contro quello di lui, ma i pensieri continuavano a tornare a sabato, quando le sue dita e quelle di House si erano sfiorate, quando i loro sguardi si erano incontrati e un brivido le aveva percorso la spiana dorsale.

    Robert iniziò a baciarla sul collo. Lei cercò disperatamente dei pensieri piacevoli per la sua mente, ma l’unica cosa che riuscì a scacciare il ricordo delle dita di House sulle sue, fu il bacio che aveva dato ad House, molti mesi prima.

    Allison fingi che sia House, fingi che sia House, fingi che sia House, fingi che sia House.

    Non era la prima volta che lo pensava, ma di certo era passato molto tempo dall’ultima volta che si costringeva a pensieri simili.

    Quando Robert cercò le sue labbra, lei gliele fece trovare calde, arrendevoli e desiderose. Il bacio si fece decisamente serio e profondo. Lui le infilò una mano sotto alla maglietta e la sentì rabbrividire.

    Cameron “Non qui.” – Sussurrò.

    Chase “L’ha detto lei che non ci viene praticamente mai.” – Le bisbiglio.

    Cameron “Non qui.” – Si staccò da lui e lo guardò. – “Lo considera il suo tempio, non mi va rovinare questa amicizia, sta sera a casa.”

    Chase “Va bene. Sta sera.”

    Cameron “Andiamo. La mia pausa pranzo finisce tra meno di due minuti.”

    Chase “Passi troppo tempo con Victoria.”

    Cameron “E’ divertente avere un’amica come lei.”

    Chase “Ah, che intendeva dire House quando mi ha detto di dirti che stai giocando con il fuoco.” – Le chiese mentre uscivano dallo studio di Victoria.

    Cameron per un attimo si irrigidì e poi sorrise di nuovo rilassata. – “Si è accorto dello scherzo che gli ho fatto.”

    Chase “Che gli hai fatto?”

    Cameron “Vic gli ha rubato il Vicodin, lui mi ha chiesto di prescrivergliene dell’altro, solo che gli ho prescritto codeina e paracetamolo.”

    Chase “E sei ancora viva per poterlo raccontare.”

    Cameron “Probabilmente era ancora sotto l’effetto di Vic.”

    Chase “Che effetto?”

    Cameron “Cosa da donne!” – Disse ridendo, mentre si dirigevano verso l’ascensore.

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    Lo so! E' molto Chameron, anche se io preferisco la lettura Hameron... o almeno è così che io l'ho intesa mentre lo scrivevo. :what??:
    Datemi fiducia, perchè i prossimi capitoli saranno sempre un pochino di più Cotton Candy!

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    Dunque, dove eravamo rimasti:
    12. Quello che ho imparata con House: Cameron e Chase chiariscono alcuni punti del loro rapporto, ma Cameron si rende conto che fingere diventa sempre più difficile.


    Ecco a voi un nuovo capitolo!

    13 – Trova le differenze



    Keane “Allora com’è andata la notte di passione?” – Chiese Victoria mentre si levava la giacca e la riponeva nell’armadietto assieme al casco.

    Cameron “Non è una cosa della quale mi va di parlare.”

    Keane “Immagino anche il perché.”

    Cameron “Sei noiosa!”

    Keane “Ripetitiva forse, noiosa mai. Quindi pace fatta?”

    Cameron “Si.”

    Keane “Pentita?”

    Cameron “NO! Ma come ti viene in mente?”

    Keane “Perché non stai sorridendo con la faccia di una che ha fatto l’amore.”

    Cameron “Abbiamo fatto molto, molto sesso.”

    Keane “Appunto!”

    Cameron “Ma cosa stai dicendo?”

    Keane “Hai parlato di sesso! Con la persona che sia ama si fa l’amore, mentre per il piacere personale c’è il sesso!”

    Cameron “Ne fai una questione di semantica?”

    Keane “Senza la semantica i nostri discorsi non avrebbero senso. O meglio, ci basterebbe un vocabolario molto più ridotto, le sfumature invece sono quelle cose che ci differenziano e ci rendono unici, anche nel modo di parlare.”

    Cameron “Allora mettiamola così: ho fatto l’amore con il mio ragazzo.”

    Keane “Come vuoi, ma la tua faccia invece dice: ho fatto sesso con una persona, ma non era quello che volevo nel letto.”

    Cameron “Sei …!”

    Keane “Noiosa! L’ho capito. Oggi sarà un lungo martedì. A dopo Allison.”

    Cameron “Ci vediamo per pranzo?”

    Keane “Ok! Solito tavolo!”

    Cameron “E se è occupato?”

    Keane “Non porto una quarta per niente!”

    Cameron “Ok, a dopo!” – Le disse ridendo.

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    Victoria era al loro tavolo già da una cinque minuti. Consultava una rivista, mangiava la sua insalata di pasta, ascoltava gli U2, aspettava Allison e ignorava gli sguardi lascivi che ogni tanto qualcuno le lanciava.

    Cameron “Ho bisogno di un grande favore Vic.” – Le disse trafelata.

    Victoria sussultò, non si era aspettata che la raggiungesse da dietro.

    Keane “Che ti serve? Litigato ancora con Chase? House ha un infarto in atto? Hai bisogno di far saltare la fila per un tuo paziente?”

    Cameron “No, devi farmi un corso accelerato di lettura delle lastre, in particolare della PET.”

    Keane “Di che distretto?”

    Cameron “Tutti?”

    Keane “Hai un paio di mesi?”

    Cameron “No! Mi serve entro oggi le tre.”

    Keane “Perché?”

    Cameron “Oggi Turner, che è il mio capo dipartimento, vuole che dia una dimostrazione di lettura di una PET ai nuovi assistenti. Non posso fare una brutta figura. Sono l’assistente senior.”

    Keane “Una PET?”

    Cameron “Già!”

    Keane “Ma il pronto soccorso è quello che ne fa meno uso.”

    Cameron “Lo so, penso che sia per questo che vuole saggiare le mie conoscenze.”

    Keane “Ok, andiamo in sala lettura, tiriamo fuori le lastre di quel tipo che ci ha fatto conoscere e proviamo con quelle. Addio insalata di pasta! Oggi eri proprio buona.” – Disse mentre la stava buttando nel cestino.

    Cameron “Grazie sei un angelo!” – E le diede un bacio sulla guancia.

    Keane “Non starai mica cercando di farmi cambiare sponda? Scherzo. Andiamo.”

    ---------

    Nonostante nel codice genetico di House ci fosse scritto a lettere cubitali: PIGRIZIA, oggi era annoiato, nessun caso in vista e nessuna voglia, come sempre, di andare in ambulatorio. Le repliche di General Hospital erano state sospese per mandare in onda uno stupidissimo documentario sulla vita delle First Lady.
    Pensò che fosse il caso di andare a molestare qualcuno. I suoi paperi si erano dileguati quando avevano capito che non era di buon umore, era riuscito solo a fare un paio di battute su Kutner che non erano poi un gran che.
    Wilson non c’era in studio, forse era a tenere la mano di uno dei suoi malati terminali.

    Senza rendersene conto andò verso la radiologia.

    Un suono ritmato, che via, via che si addentrava nel reparto, diventava sempre più distinto, sembrava musica anni ’60.
    Sbirciò in molte sale senza trovare l’origine di quella. La radiologia era quasi deserta, del resto era l’ora del rancio.

    Lentamente aprì la porta della sala lettura 2 e On the Road Again lo colpì in pieno. Scorse due figure che si muovevano al ritmo della musica. Una era vestita di blu e aveva i capelli neri, l’altra era vestita di rosa ed era bionda.

    ----------

    Keane “Allora vedi l’origine dell’emorragia più piccola?”

    Cameron “Leggere le lastre ballando non è facile.”

    Keane “Se riesci a farlo mentre ti muovi hai sotto controllo più immagini nello stesso momento. Devi ricostruire le immagini dentro la tua testa, come se le vedessi tridimensionalmente e poi è un ottimo modo per fare un po’ di movimento.”

    Cameron “Ma queste ricostruzioni vengono fatte al computer e da gente esperta.”

    Keane “Ci vuole oltre una giornata per ricostruire attentamente il percorso di un vaso sanguigno che irrora un tumore, tu al pronto soccorso non hai tutto questo tempo, lo devi fare mentalmente. Devi pensare a un cervello sano e trovare le differenze in quello che stai guardando.”

    Cameron “Oh, hai ragione!”

    Keane “Certo che hai ragione!”

    Cameron “Continuando a guardare lo stesso punto su tutte le lastre posso vedere come si snoda l’emorragia e capire il punto d’origine.”

    Keane “Esattamente!”

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    House entrò di soppiatto nella sala lettura e le guardò mentre si muovevano al ritmo di quella musica anni sessanta.

    Era dannatamente eccitante guardarle mentre ballavano seguendo il ritmo. Il bacino e il fondoschiena si muovevano decisamente in una maniera un po’ troppo stimolante per lui. Decise di interrompere i loro movimenti sinuosi prima che gli potessero creare degli ulteriori problemi alla sua deambulazione.

    House “Interessante quell’emorragia sub-aracnoidea del lobo frontale. Incidente stradale?”

    Le ragazze sussultarono, non si aspettavano di essere viste da qualcuno, men che meno da lui.

    House “Rivoglio il mio Vicodin mocciosetta!”

    Keane “Finito! Mi spiace! Ho fatto un party a casa mia e ce lo siamo divisi.”

    House “Quindi tu e la crocerossina ve lo siete spartito! Cameron, pensavo che preferissi l’LSD.”

    Cameron “Ognuno ha i suoi gusti. Piaciuta la codeina?”

    House “Bello scherzo, non c’è che dire! Passi troppo tempo con la mocciosetta.”

    Cameron “Lo dice anche Robert. Penso che ogni giorno che passa tu e Robert diventiate sempre più simili.”

    House “Il canguro è un imitatore di terza categoria. Voi due assieme siete pericolose, giocate un po’ troppo a prendere per il culo lo zoppo, ma lo zoppo si vendicherà.”

    Keane “Sai, dovremo aggiungere anche Lisa a questo incontro.”

    House “Tre donne per me! Sono fantastico sotto le lenzuola, ma tre contemporaneamente non penso di farcela, anche se dovrei provare, battere i miei record personali mi è sempre piaciuto.”

    Keane “Se fossi in te mi limiterei a quelli della PSP, tu da solo, in un’ottima giornata, non riusciresti a soddisfarmi. Forse devo chiedere ad Allison di prescriverti la pillola blu.”

    House “E’ un vero peccato che tu non possa prescrivere farmaci, altrimenti saresti la mia donna ideale.”

    Keane “Nessuno è perfetto.” – Alzando le spalle.

    Cameron “Hei! Continuiamo con il progetto: aiutiamo Allison a non fare una brutta figura davanti al proprio capo dipartimento e ai nuovi assistenti?”

    Keane “Ok, metto le lastre fatte al torace e all’addome.”

    House “E così giocate a trova l’intruso?”

    Keane “Io preferisco chiamarlo trova le differenze.”

    House “Gioco interessante, ci sto pure io.”

    Cameron “A te non piace condividere i tuoi giochi e non piace nemmeno a me.”

    Keane “Lascialo stare, sono curiosa di vedere il grande diagnosta al lavoro.”

    Cameron “Ok. Vediamo questa vena porta.”

    House “Interessante! Stress da cintura.”

    Cameron “Si, ma non vedo tutti i segni classici.”

    House “Probabilmente aveva l’airbag.”

    Cameron “Ma aveva un trauma cranico sul lobo frontale.”

    House “Aveva segni esterni evidenti?”

    Cameron “No, non mi pare di ricordarli.”

    House “All’ora l’emorragia celebrale era da contraccolpo.”

    Victoria si sedette sul bancone in disparte, era piacevole ascoltarli. Rilassò le spalle e i muscoli del viso, lui era meno peggio di quanto gliel’avevano dipinto.
    La colonna sonora di Good Moring Viet Nam continuava ad andare rendendo decisamente piacevole quell’insolita pausa pranzo.

    House e Cameron continuavano a discutere su quelle lastre, ogni tanto Victoria interveniva per suggerire dove guardare e per tirare fuori delle nuove lastre.

    Cameron ad un certo si fermò. – “Non dovevi essere tu a farmi lezione?”

    Keane “Così è più divertente!”

    House “Non distrarti! Non devi dar modo a Turner di dire che non ti ho preparato bene!”

    Cameron “E’ solo per questo che mi stai aiutando?”

    House “Certo! Perché altro?”

    Keane “Io aggiungerei che ti stavi annoiando. Comunque che ci facevi da queste parti? Venivi per fregarmi un posto riservato alle urgenze?”

    House “Keane il mondo non gira attorno a te!”

    Keane “Oh, io penso di si!”

    House “No, gira attorno a me! Comunque devo farti una domanda!”

    Keane “Spara!”

    House “Non è che io e te siamo già stati a letto assieme?”

    Keane “Te lo ricorderesti di certo, non sono una che si dimentica.”

    House “Come mai io mi ricordo della tua voglia a forma di cuore che hai sul fianco destro?”

    Lei si toccò istintivamente quel fianco!

    House “Sono certa di aver dato un morso a una voglia così!”

    Keane “Non ci sono mai venuta a letto con te.”

    House “Vabbè, adesso non facciamo i pignoli. Io dicevo letto per non dire sesso, per non offendere la crocerossina!”

    Cameron “Ho superato da un pezzo la fase delle api e dei fiori.”

    Keane “House! Io a letto con te non ci sono mai venuta e mai ci verrò! Anche se tu fossi l’unico uomo sulla terra a potermi dare piacere, io non farò sesso con te. Del resto il piacere ce lo si può procurare in mille altre maniere.”

    House “Non sai che ti perdi!”

    Keane “A letto con uno sciancato non deve essere un gran cosa!”

    Lui la guardò irato. – “Mi sembra la favoletta di Esopo, la volpe e l’uva.”

    Keane “Non è che posso averti, sono io che non ti voglio. Ma come fai a sapere che ho una voglia a forma di cuore sul fianco?”

    House “L’altro giorno mi annoiavo e così sono venuto a fare un giro negli spogliatoi.”

    Keane “Mi hai spiato?”

    House “A dir la verità io volevo spiare Cameron, ma tu eri con lei! Spettacolo doppio! Tanto valeva approfittarne!”

    Cameron divenne rossa. - “House sei un maiale!”

    House “Pensavo che dopo tre anni con me l’avessi capito! Ah Cameron, ti preferisco con il completino rosa, quello azzurro sta meglio a Vic!” – Dopo aver detto questo se ne andò.

    Cameron “Io lo ammazzo!”

    Keane “Non se prima lo faccio io!”

    Poi scoppiarono a ridere.

    Keane “Quindi è interessato a te!”

    Cameron “Solo per il sesso!”

    Keane “Se voleva solo del sesso se lo sarebbe preso quattro anni fa.”

    Cameron “No, non è vero!”

    Keane “Allie… non puoi dirmi che quattro anni fa eri abbastanza forte per dirgli di no.”

    Cameron “No, allora probabilmente non gli avrei detto di no anche se si fosse trattato di solo sesso.” - Poi guardò Victoria con aria interrogativa.

    Keane “No! NO e poi no! Non ci sono stata a letto! Me li ricordo tutti e vecchio sciancato non rientra nei miei parametri.”

    Cameron “Hei!”

    Scoppiarono a ridere.

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    Preview: Ci sono altri dottor Foreman?

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    Musica citata: On The Road Again di Canned Heat dalla soundtracks di Good morning Vietnam
     
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    Dunque, dove eravamo rimasti:
    13 - Trova le differenze: Allison chiede a Victoria di aiutarla nell’interpretazione delle immagini della PET, mentre stanno valutando le lastre ballando entra House che curiosamente le aiuta.

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    14 - Ci sono altri dottor Foreman?

    Cuddy “Posso unirmi a voi?”

    Cameron “Certamente!”

    Cuddy “Grazie.” – Mentre si accomodava al “loro” tavolo.

    Keane “Oggi niente sontuosi pranzi con dei finanziatori?”

    Cuddy “Oggi no! Allison ho sentito che Turner è molto contento di te.”

    Cameron “Grazie, ma il merito va a Vic che mi ha dato una mano.”

    Keane “Devi ringraziare House, certe cose non le sapevo nemmeno io.”

    Cuddy “House?”

    Cameron “Si annoiava!”

    Cuddy “Invece di fare ambulatorio! Visto che ti ha aiutato ci passo sopra. È arrivato il tecnico per la PET?”

    Keane “Si, ma gli ci vorrà tutta la giornata, abbiamo bisogno di gruppi elettrogeni più potenti.”

    Cuddy “Vedrò che riesco inventarmi.”

    Keane “Sta sera usciamo?” – Le vide incerte. - “Dai ragazze! È un noioso mercoledì! Con la PET in manutenzione le noie in reparto sono aumentate del 300%, ho bisogno di uscire, di vedere un po’ di mondo.” – Disse mentre sorseggiava la sua spremuta di arancia.

    Cameron “Mi spiace ho già un impegno con Robert.”

    Keane “Il sesso pacificatore non lo avete già fatto lunedì?”

    Cameron “Hei! Non ti sto raccontando nulla della mia vita sessuale per un motivo molto chiaro: non mi va di discuterne!”

    Keane “Io volevo solo un po’ di luce riflessa! È dal neurochirurgo che non ho l’occasione giusta! Lisa?”

    Cuddy “Passo pure io! Seduta con il consiglio!”

    Keane “Siete veramente pessime. Io vado a cercare qualcuno che abbia voglia di vedere il mondo! Ci vediamo!” – E le lasciò alle prese con loro pranzo.

    Cameron “Chi pensi che troverà per uscire?”

    Cuddy “Ha metà del personale di sesso maschile che vuole uscire con lei e l’altra metà, anche se è già impegnata, lo vorrebbe. Spero solo che non spezzi le dita a un altro neurochirurgo! Ne ho solamente uno di eccellente e so per certo che lui vorrebbe tanto uscire con lei.”

    Cameron “Penso che dovrai fare un po’ di assunzioni!”

    Cuddy “Speriamo di no! Victoria in una sola settimana ha ridotto i tempi di attesa degli esami per i pazienti ricoverati, ora so che si sta concentrando sugli esterni, è un vero genio, ma la diplomazia non è il suo forte!”

    Cameron “Creativa la punizione per l’infermiere che ha favorito il paziente di House.”

    Cuddy “Oh si, io l’ho trovata geniale. Speriamo solo che non si faccia prendere la mano.”

    Cameron “Tu sai quanto ha di QI? Non me lo vuole dire.”

    Cuddy “Non lo, sul serio! Perché ti interessa?”

    Cameron “Sto seguendo la teoria di House, secondo la quale le persone seguono la strada più facile e se non la seguono sono danneggiate. Penso che lei lo sia.”

    Cuddy “Non so tutto riguardo il suo passato, ma certi eventi so per certo che l’hanno segnata, ma nonostante manchi di diplomazia, nessuno dei suoi sottoposti si è mai lamentato di lei, nemmeno a Boston.”

    Cameron “Che è successo con quel neurochirurgo?”

    Cuddy “Dovresti chiederlo a lei. So che non le farebbe piacere se te lo dicessi
    io.”

    Cameron “Ok, grazie.”

    ---------

    Victoria si affacciò nello studio comune di diagnostica e tutti i maschi presenti trattennero il fiato.

    Keane “Dottor Foreman, ha due minuti? Le vorrei chiedere una cosa.”

    Erik si guardò attorno e si indicò il petto a mo di dire, vuoi proprio me?

    Keane “Ci sono altri dottor Foreman in questa stanza?”

    Foreman “Non che io sappia.” – Fece per alzarsi e in quel momento entrò Hadley.

    L’occhiata che si lanciarono le due donne era elettricità pura.

    Keane “Dottoressa Hadley, la volevo informare che Andy, il suo grande amore, ora lavora in pediatria, sa, se vuole incontrarlo!”

    Hadley “Love story finita.”

    Keane “Immagino nello stesso momento in cui la testa della sua paziente era stata scansionata.”

    Hadley sorrise falsamente e si immerse in un tomo dall’aria minacciosa.

    Foreman uscì in corridoio, non sembrava essere in piena forma. – “Non ho sottratto posti alla comunità e tra l’altro non abbiamo nemmeno pazienti.”

    Keane sorrise. – “Meglio così perché le volevo chiedere se è interessato ad uscire con me, sta sera.”

    Foreman “Scusi?” – Con aria molto sorpresa.

    Keane “Le va di uscire sta sera con me?”

    Foreman “Sta scherzando vero? Non ci siamo nemmeno presentati e tra un po’ ci azzanniamo al collo.”

    Keane “Io so tener separato lavoro e vita privata. Lei no?” – Lo guardò con i suoi occhi azzurri, vista la sua incertezza. – “Forse non è la persona che fa per me. Mi scusi se l’ho disturbata.”

    Foreman “Erik Foreman, piacere.” – Gli disse allungando la mano un attimo prima che lei si voltasse per andarsene.

    Keane “Carpe diem! Questo in un uomo mi piace. Victoria Keane.” – Allungò la mano e la strinse.

    Foreman “Posso chiamarti Victoria?”

    Keane “Certo! Fa molto scuole superiori chiamarsi per cognome e noi, mi pare, le abbiamo finite da un pezzo, non è vero Erik?”

    Foreman “Certo. Che avevi in mente per la serata Victoria?”

    Keane “Ti piace il blues?”

    Foreman “Si, molto.”

    Keane “Ottimo, ho saputo che questa sera all’Harlem caffè c’è una serata di blues dal vivo.”

    Foreman “Interessante. Passo a prenderti?”

    Keane “Certo! Le nove vanno bene?”

    Foreman “Fantastico. Dove passo a prenderti?”

    Keane “Tieni.” – Facendo scivolare dal taschino dei pantaloni un biglietto da visita.

    Erik lo lesse. – “Bel quartiere!”

    Keane “Il meglio che ho trovato! Ci vediamo questa sera Erik. Ciao!” – Si allontanò lungo il corridoio, conscia del fatto che le stesse osservando il fondo schiena.

    Foreman rientrò nello studio con un sorriso stupito in volto.

    Kutner “Che ti ha fatto?”

    Erik non rispose, era ancora concentrato nel ricordo di quell’incedere così sensuale.

    Kutner “Hei! Dico a te! Che è successo?”

    Foreman “Cosa? Ah, mi ha chiesto di uscire.”

    Taub “Cosa scusa? Prima ti minaccia e poi ti chiede di uscire?”

    Foreman “Il lavoro rimane in queste mura.”

    Taub “Io starei attento visto come si è comportata con House. Inoltre non vorrei che House lo consideri un suo territorio di caccia.”

    Foreman “Mi pare che di uscire l’abbia chiesto a me.”

    Kutner “Ma ha baciato House.”

    Hadley “E’ solo una gatta in calore, so che l’ultimo con il quale è uscito ha due dita rotte e l’impossibilità di operare. Te l’ho detto che era un neurochirurgo?”

    Foreman “Io non opero! Sono un neurologo e non penso vada in giro a spezzare dita. Sembra così fragile.”

    Kutner “Si soprattutto davanti ad House! Sembrava un traliccio di acciaio in mezzo alla bufera! Non si è mai scomposta.”

    Taub “Non spaventiamo il ragazzo, magari la Keane non è male come sembra, anzi, ora che ci penso è meglio di quello che sembra.”

    Foreman “Non tirare troppo la corda. È una bella ragazza, vediamo che succederà.”

    Taub “A quando l’uscita?”

    Foreman “Sta sera.”

    House “L’uscita di chi con chi?”

    Kutner “La Keane ha chiesto a Foreman di uscire.”

    Foreman “Grazie è proprio quello di cui avevo bisogno! House che si fa i fatti miei!”

    House “Cioccolatino, come hai fatto? Una che si interessa a me non può interessarsi a te?”

    Foreman “Beh una che si interessava a te ora esce con il coso!”

    House “Storia vecchia! Devi raccontarmi come fai? Eppure non ti faccio passare molto tempo con Wilson, ma le infermiere che non si fa lui, te le fai tu. Ma lei non era il diavolo sceso in terra? Che ha fatto per farti uscire con lei?”

    Keane “Ho sbattuto le ciglia!” - Affacciandosi nuovamente nello studio.” – “Erik facciamo per le otto? E già che ci siamo ceniamo?”

    Foreman “Ok… va bene!”

    Keane “A dopo Erik!”

    House “Sbavate meno! I ragazzi delle pulizie ve ne saranno grati.” – Disse mentre i suoi paperi erano a occhi e bocca spalancata.

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    Cameron “Con Foreman esci?”

    Keane “Vedo che le notizie volano!”

    Cameron “Perché Foreman?”

    Keane “Non è impegnato, è carino e immagino sappia fare una conversazione intelligente senza per forza cercare di portarmi a letto. Ah! Ho pensato fosse tipo da blues e jazz.”

    Cameron “Buona fortuna e divertiti.”

    Keane “Grazie! Lo farò. Divertiti pure tu!”

    ----------

    Keane “Grazie Erik per la serata, mi sono divertita molto.”

    Foreman “Mi sono divertito molto pure io, spero di uscire ancora con te.”

    Keane “Certamente. La prossima volta però andiamo a magiare in un vero ristorante.”

    Foreman “Si è vero, l’Harlem Caffè deve migliorare il suo servizio di ristorazione.”

    Keane “E cambiare camerieri. Erano tutti molto goffi, sembravano aver assunto lo stock di quelli imbranati.”

    Foreman “Non puoi dargli torto! Ogni volta che si allontanavano dal tavolo tu li richiamavi indietro e loro non capivano più nulla e puntualmente loro inciampavano in qualcosa!”

    Keane “Le prime due volte erano casuali, poi l’ho fatto intenzionalmente.”

    Foreman “L’avevo capito!”

    Keane “Volevo solo divertirmi un pochino.”

    Foreman “Ti stavi annoiando?”

    Keane “Tutt’altro! Però penso che faccia parte della mia natura mettere in difficoltà le persone.”

    Foreman “Lo fai anche al lavoro?”

    Keane “No, con i miei collaboratori è un giochino che non faccio mai, magari lo faccio con chi non lavora direttamente con me.”

    Foreman “L’hai fatto con me la prima volta che ci siamo incontrati.”

    Keane “Ero molto arrabbiata!”

    Foreman “Tu segui le regole?”

    Keane “Che intendi dire?”

    Foreman “Se tu le segui alla lettera?”

    Keane “Dipende da chi le fa queste regole. E comunque l’ho fatto per il principio che sono nuova e quindi devo farmi rispettare in qualche modo.”

    Foreman “E adesso l’ospedale ti rispetta?”

    Keane “Avevi paura di me oggi pomeriggio?”

    Foreman “Certamente! Ma era paura non rispetto.”

    Keane “Prima stabilisco il mio raggio di azione poi ottengo il rispetto della gente.”

    Foreman “Non sono molto incline a seguire questo pensiero.”

    Keane “Tu non mi rispetti in ambito lavorativo in quanto infermiera! Puoi rispettarmi come donna, ma non come infermiera a capo di un dipartimento. Ho dimostrato le mie capacità, ma tu mi hai rispettato di più o non ti ha dato forse fastidio?”

    Foreman “Forse hai ragione, ma hai usato il tuo corpo contro House.”

    Keane “Ognuno usa quello che ha a sua disposizione, io il cervello e il corpo,
    House il cervello e la gamba. Tu che usi?”

    Foreman “Il cervello!”

    Keane “E allora perché sei sempre vestito come se dovessi uscire per un appuntamento? Anche tu usi il tuo corpo.”

    Foreman “Non l’avevo mai visto sotto questo punto di vista.”

    Keane “Questione di punti di vista.”

    Foreman “Immagino che non mi inviterai a salire.” – Disse indicando il portone del suo palazzo.

    Keane “Non lo faccio mai al primo appuntamento, forse al prossimo. Ok?”

    Foreman “Ok, allora ci vediamo domani.”

    Keane “A domani!” – Fece per salire i gradini, ma sembrò ripensarci. Tornò indietro e baciò Erik sulle labbra.

    Lui per un attimo rimase sorpreso, poi la strinse tra le braccia e rispose appassionatamente a quell’inaspettato bacio.

    Si staccarono per riprendere fiato. Lei gli sorrise. – “A domani Erik!”

    L’unica cosa che lui riuscì a fare fu di fare un cenno di saluto con la mano mentre la guardava scomparire nel palazzo.

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    Preview: Stupefacente.

     
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  15. Aleki77
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    Dove eravamo rimasti:
    14. Ci sono altri Dottor Foreman?: Una Vic molto annoiata chiede un appuntamento a Foreman, che si rivela una piacevole serata.

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    15 - Stupefacente



    Cameron “Allora com’è andato l’appuntamento con Foreman?” – Le chiese mentre si incontravano nella lobby.

    Keane “Molto piacevole.”

    In quel momento le passò vicino Foreman, Vic gli sorrise.

    Foreman “Buon giorno Victoria.” – Con un largo sorriso.

    Keane “Buon giorno Erik.”

    Cameron guardò gli sguardi tra i due ed ebbe l’illuminazione. – “Ci sei andata a letto?”

    Keane “NO!!!”

    Cameron “Ti guardava come se l’aveste fatto!”

    Keane “Ci siamo solo dati il bacio della buona notte! E ti assicuro non assomigliava a quello che ho dato ad House sabato.”

    Cameron “Ah! Fai conquiste! E l’amore della tua vita?”

    Keane “Brian? Non è qui! Sono otto mesi che non lo vedo e non lo sento, direi che è ora di cambiare pagina.”

    Cameron “Ma Foreman?”

    Keane “Hai qualcosa contro di lui? Qualcosa che devo sapere?”

    Cameron “No, penso di no, i miei rapporti con Erik sono stati altalenanti e non sempre buoni, ma penso che sia un bravo ragazzo.”

    Keane “Ottimo. Come va con il canguro?”

    Cameron “Anche tu lo chiami così?”

    Keane “House è contagioso! Come vanno le cose?”

    Cameron “Tranquille.”

    Keane “Niente fuoco della passione?”

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    Cuddy “House! Fermati!”

    Lui la ignorò cercando salvezza nell’ascensore, ma quelle dannate porte si chiusero prima che lui riuscisse ad entrarvi.

    Cuddy “House! Devo parlarti!”

    House “Oh mio raggio di sole, come stai?”

    Cuddy “Devi tenere una lezione!”

    House “NO! Lo sai che gli studenti mi detestano!”

    Cuddy “Una lezione sugli stupefacenti!”

    House “Vuoi farli diventare tutti come me?”

    Cuddy “Sulla tua pelle hai provato quasi ogni tipo di stupefacente e droga, sei il miglior insegnate che potranno mai avere.”

    House “Non mi va!”

    Cuddy “Lo farai o non solo Vic ti ruberà ogni giorno le tue scorte di Vicodin, ma Foreman sarà il tuo capo per il prossimo mese e se ancora rifiuterai Foreman sarà il tuo capo a vita.”

    House “Preferisco licenziarmi!”

    Cuddy “House! Voglio solo che tu faccia tre ore di lezione e ti abbono sei ore di ambulatorio!”

    House “L’hai fatta così lunga! Potevi arrivare subito al dunque! Ok, a quando la lezione?”

    Cuddy “Ora!”

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    Cameron “Maledizione non riesco a stabilizzare questa ipotensione. Chiamatemi Turner!”

    Inf. “Mi spiace dottoressa, ma il dottor Turner è fuori città.”

    Cameron “Avanti ragazzi, ho un bambino di quattro anni a cui la pressione non sta su con niente! Datemi delle idee!”

    Nessuno rispose, tutti sembravano non sapere che pesci pigliare.

    Cameron “Ok, datemi un telefono.”

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    House “Allora, l’OMS dice che siamo bravi medici perché togliamo il dolore! Quindi al bando tutte le ciance sulla cristianità e sul fatto che dobbiamo soffrire, del resto non è un caso che i paesi più cattolici siano in fondo alla classifica, ma forse non dovremmo dimenticare che di solito quei paesi hanno anche l’assistenza sanitaria gratuita per tutti. Quindi è giusto non soffrire, ma per non soffrire dobbiamo pagare! Che cose strane a questo mondo.” – Era stravaccato su una poltrona con i piedi sulla scrivania, mentre giocava con la pallina.

    Studente 1 “E questo cosa c'entra con il nostro corso?”

    House “C'entra! Sempre! Il nostro amato paese fa largo uso di antidolorifici a base di oppiacei e poi si stupisce se ha un sacco di persone dipendenti!”

    Il suo cerca persone squillò, lo prese in mano, lesse il messaggio, ma lo ignorò.

    House “Quindi seguiamo le regole di casa. Qual è lo stupefacente orale più usato negli Stati Uniti?”

    Studente 2 “Il Vicodin!”

    House “Esatto!” – Disse con sorriso soddisfatto.

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    Inf. “Dottoressa Cameron, non risponde al cerca persone.”

    Cameron “Mi dia il telefono.” – Compose velocemente un numero. – “Vic, ho bisogno che tu mi faccia un enorme favore!”

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    House “Allora ragazzi qual è l’effetto collaterale più frequente della morfina?”

    Studente 3 “L’insufficienza respiratoria!”

    House “Errato!”

    Keane “La stipsi!” – Disse avvicinandosi alla cattedra.

    House “L’infermiera sexy ha vinto la bambolina se ci spiega il motivo.”

    Keane “C’è un interessamento del sistema nervoso centrale che si ripercuote sulla muscolatura liscia, causando un rallentamento della peristalsi.”

    House “Con te non c’è gusto! Imparate da chi di clisteri ne ha fatti molti.”

    Keane “Devi venire con me.”

    House “A fare sesso? Subito bambina!”

    Keane “Cameron ti vuole!”

    House “Pensavo che ignorare la sua chiamata fosse sufficiente per dirle che non mi interessa fare del sesso anale con lei! Ho altri gusti. Dille di chiederlo al canguro.”

    Keane “Bambino di 4 anni, irritazione gastrointestinale, midriasi reagente, sudorazione profusa e ipotensione arteriosa difficilmente stabilizzabile.”

    House “Non mi interessa!”

    Keane “Ha detto che posso prometterti qualsiasi cosa tu voglia!”

    House “Una notte di sesso.”

    Keane “Andata.” – Replicò sorridendo.

    House “Stupefacente! E’ stato come rubare le caramelle a un neonato. Bambini, questo si che è parlare chiaro. Imparate presto che le infermiere ottengono tutto ciò che vogliono! Buon divertimento.”

    Studente 2 “E noi?”

    House “Provate a spararvi in vena una fiala di morfina e poi ditemi le vostre sensazioni. Adios!”

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    House “Allora che abbiamo?”

    Cameron “Meno male che sei venuto! Non riesco a stabilizzare la pressione se non per poche ore, ora ha problemi di atonia del tubo digerente. Non riesco a capire che ha.”

    House “Anamnesi?”

    Cameron “E’ sempre stato bene, ha fatto tutti i vaccini, va allo stesso asilo da due anni e i suoi compagni stanno tutti bene.”

    House “Ambientale o genetico.”

    Cameron “L’ho pensato pure io alla causa ambientale, ma non ci sono stati cambiamenti nelle abitudini dell’asilo. Per quella genetica non riesco a farmi venire in mente nulla che porti agli stessi sintomi. Secondo me è intossicato da qualcosa, ma non riesco a capire cosa.”

    House “Hai parlato con i genitori?”

    Cameron “Stanno arrivando, erano entrambi al lavoro.”

    House “Gli esami del sangue?”

    Cameron “Tutti nella norma.”

    Inf. “Dottoressa presto venga a vedere.”

    House e Cameron andarono a vedere il bambino.

    Jeremy “Non riesco a muovere le mani!” – E scoppiò in lacrime.

    House prese la mano del bambino, era inerte, ma il braccio funzionava ancora. – “Sembra avere una paresi selettiva. PET celebrale.”

    Cameron “Vic!”

    Keane “Ok.” – Prese il telefono. – “Melany, liberami la PET immediatamente, arriviamo su con un bambino di quattro anni.”

    House “Comodo essere la cocca del capo dipartimento di radiologia.”

    Cameron “Non hai idea quanto!” – Sorridendo maliziosa.

    ----------

    Il bambino venne messo sul lettino della PET, ma continuava a piangere disperato.

    Victoria fece per avvicinarsi e calmarlo, ma House sbottò prima.

    House “Smettila! Sei grande per piangere! E poi non lo sai che non si piange mai davanti alle donne?”

    Jeremy “Ma … ma io ho paura!”

    House “Non è vero! Tu stai dicendo una bugia.”

    Allison fece per intervenire, quando Victoria la fermò con lo sguardo.

    Jeremy “Perché dici che sto dicendo una bugia?”

    House “Perché io le bugie le rilevo a prima vista.”

    Keane “House inizio la scansione, continua a parlargli.”

    House “Mica sono il suo baby-sitter!”

    Cameron “Hai cominciato ad esserlo 30 secondi fa, quando la sua pressione è salita e il battito si è stabilizzato.”

    Jeremy “Ti occuperai tu di me finché non arriveranno mamma e papà?”

    House buttò gli occhi al cielo e con lo sguardo fulminò le due donne che sedevano oltre al vetro.

    House “Spero ardentemente che i tuoi genitori si diano una mossa. Che lavoro fanno?”

    Jeremy “Non lo so, ho solo quattro anni.”

    House “Se hai quattro anni, vuol dire che sei grande abbastanza per capire cosa fanno i tuoi genitori.”

    Jeremy “Flu… flo… è una parola difficile.”

    House “Fluoro? Hanno a che fare con il dentifricio?”

    Jeremy “No, flor… troppo difficile?”

    House “Floreale?”

    Jeremy “Ci assomiglia molto.”

    House “I tuoi genitori sono floricultori?”

    Jeremy “SI!!! È quella la parola.”

    Keane “Fallo stare fermo! Altri 15 secondi e abbiamo finito.”

    House “Si vede qualcosa?”

    Cameron “No, sembra tutto normale.”

    Il bambino improvvisamente lanciò un grido. – “Il mio braccio, non muovo più il braccio!”

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    Preview: Ginestre e Crediti :ehm:
     
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